Ecco come diventerà il Grieserhof

Avviato il bando. Casa di riposo da 104 posti, nuovo parco, 42 posteggi, bar, asilo e ambulatorio per quattro medici


di Davide Pasquali


BOLZANO. «Il Grieserhof gode di grande considerazione da parte della popolazione, ma ormai è datato e necessita di una profonda ristrutturazione». Lo si legge nella relazione tecnica allegata al progetto preliminare, elaborata dallo studio degli architetti Pardeller, Putzer e Scherer. Diventerà un centro innovativo di residenza e servizi per gli anziani, denominato: “Grieserhof, vivere nella terza età”. Il progetto socio-sanitario - costerà 18 milioni - è stato presentato alla consulta anziani del Comune e nei giorni scorsi si è avviato il bando per la direzione dei lavori.

Quasi diecimila metri quadrati di lotto, ceduto dalle suore terziarie alla fondazione Santa Elisabetta (Caritas e Curia). Rispetto all’attuale struttura - di cui rimarrà solo l’edificio centrale, dove si trova il timpano sopra il giardino d’inverno a vetrate - si realizzeranno due nuovi corpi di fabbrica, prima dell’edificio principale, a destra e sinistra del vialetto d’entrata. Il volume totale aumenterà parecchio: 3.500 metri cubi in più. Si realizzeranno 6.308 metri quadri di superficie, 512 dei quali dedicati ad attività terziarie. Ossia: bar aperto al pubblico esterno, salone di parrucchiere, ambulatorio per quattro medici di base in servizio per il rione, un centro giochi pomeridiano per bimbi in età prescolare. Verranno realizzati 30 alloggi per anziani, parte singoli parte doppi, per un totale di 40 posti. Nel centro di degenza ci saranno poi altri 64 posti. Quindici appartamenti e 45 posti della casa di riposo saranno assegnati in base alle graduatorie e alle regole (e ai costi) comunali dell’Assb. Il resto sarà gestito con regole proprie dalla Fondazione S. Elisabetta. Assai interessante è anche l’aspetto lavorativo: verranno assunte 69 persone. Il personale per centro di degenza, alloggi anziani e gruppo giochi per i bimbi assomma a 50 addetti, cui ne vanno aggiunti altri 15 per l’amministrazione, più altri 4 negli ambulatori medici. Ci sarà dunque bisogno di numerosi posti auto, e infatti ne verranno realizzati 42: 22 nel portico aperto a piano terra, più 20 all’aperto.

I sondaggi effettuati sul terreno da edificare hanno portato alla luce la presenza di strati del primo medioevo ad una profondità di circa 1,5-2 metri e la presenza di strati di epoca romana alla profondità di circa 4 metri. Per questo motivo il progetto limita i piani interrati al minimo possibile. Trattandosi di una zona di rilevanza archeologica si renderà comunque necessaria l’esecuzione di controlli periodici in fase di scavo.

Secondo la Giardineria comunale, “le alberature del parco sono composte da una varietà di diverse conifere e da alcune latifoglie, piantate a loro tempo senza alcun criterio”. Diversi alberi verranno quindi abbattuti. Pochi esemplari, meritevoli di tutela, saranno invece conservati. Il progetto prevede però l’ampliamento del parco verso sud (ex giardineria Ploner). Quindi, a detta dei progettisti, si amplierà notevolmente la superficie di verde, dove verranno piantati alberi d’alto fusto e piante mediterranee. Le zone del verde saranno prive di costruzioni interrate e i tetti dei due nuovi edifici saranno inverditi. Il parco sarà pubblico, ossia aperto e accessibile ai residenti di Gries. Di giorno, perché di notte l’area resterà chiusa. Si potrà anche, grazie a un nuovo passaggio, raggiungere vicolo Bersaglio senza dover percorrere via Cologna.

Dei 30 alloggi uno sarà destinato al custode; al personale verranno destinate altre cinque stanze. Ci sarà anche un centro diurno per anziani: un luogo d’incontro aperto al rione, con distribuzione pasti.

Nel vecchio edificio è stata rilevata la presenza di piccole tracce di amianto. La rimozione e lo smaltimento in fase di demolizione sarò a carico del committente (e non della collettività, come purtroppo spesso accaduto di recente in città).

Una curiosità, infine, fra le tante contenute nel progetto preliminare. Sarà installato un impianto di videocontrollo vicino agli accessi. Non dovesse bastare: «I residenti con gravi problemi comportamentali saranno muniti di un dispositivo Gps». Della serie, se il nonno scappa, lo si ritroverà in fretta...

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