Ecco la centrale della Seab per 180 mezzi 

Sorgerà vicino all’inceneritore. Lo studio di fattibilità è stato appena presentato in giunta comunale. Sarà pronto nel 2021


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Una "base" da 40mila metri cubi per 7 milioni di euro. É lì dentro che la Seab organizzerà il proprio futuro. A Bolzano Sud tra l’ inceneritore e le ultime propaggini della Fercam, quasi ottomila metri quadri di superficie per rilanciare la raccolta rifiuti 4.0. Ed è dunque così che Bolzano si allinea alle città che guardano all'ecologia come ad uno degli scenari entro cui disegnare il proprio sviluppo urbano.

"É un'opera strategica" ha commentato il sindaco guardando le prime carte del progetto. "É la nostra scommessa di crescita nei servizi e nelle strutture" dicono Rupert Rosanelli, presidente Seab e Roberto Trevisson, direttore tecnico. Nascerà in via Lungo Isarco sinistro questo polo logistico. "Polo" perchè non racchiuderà solo una funzione ma le metterà insieme, procurerà un tetto comune alle tante ora disperse e alla ricerca di sinergie operative complesse ma, con questa struttura, praticabili anche in prospettiva.

Ci andrà dentro quello che serve a Seab per funzionare: dai mezzi agli uomini, dalle officine di riparazione agli spogliatoi per il personale, spiega Trevisson. Che parla anche dell'individuazione dell'area, perseguita attraverso una serie di aggiustamenti urbanistici e di passaggi di proprietà su aree comunali preesistenti. Insomma, un lungo e minuzioso lavorio di messa a punto fino alla presentazione, avvenuta pochi giorni fa, per ora soltanto all'interno della giunta.

Ma l'immagine della nuova sede logistica, ancora in rendering progettuale, offre comunque l'idea delle dimensioni della cornice strategica dell'operazione: una grande base operativa alle porte della città. "La committenza ci aveva indicato una serie di contenuti e su quelli abbiamo sviluppato l'idea" aggiunge Stefano Mattei, l'ingegnere-progettista che ha messo mano al disegno operativo e che nei giorni scorsi ha illustrato alla giunta lo studio di fattibilità per la nuova sede logistica.

Ed elenca i contenuti: 1) si parte da 160 dipendenti da far muovere nel quotidiano delle loro operatività; 2) 180 mezzi da ricoverare non più allo scoperto;

3) le officine per la manutenzione tecnica e meccanica; 4) il deposito dei cassonetti dell'umido e anche dei sacchetti per la distribuzione; 5) gli uffici della logistica; 6) gli spogliatoi per il personale sul campo e gli autisti dei mezzi. Come si vede, non manca nulla. "Solo gli uffici amministrativi generali e la sportellistica - aggiunge il direttore tecnico - visto che non si poteva costringere i cittadini ad arrivare fino in via Lungo Isarco...". Queste funzioni resteranno così nella sede attuale. Con il Polo, Seab potrà così meglio coordinare i servizi, operare in modo semplificato e diretto in caso di emergenze, essere soprattutto pronta ad attuare le tante novità che il Comune conta di mettere in campo dopo alcune messe a punto di strategie ancora non praticabili.

Insomma, un braccio operativo e tecnico capace di mettere in azione le indicazioni della politica senza dover sprecare energie nel coordinare mezzi e funzioni. Tempi?

"L'obiettivo nostro e di Seab è di riuscire ad aprire il centro entro il 2021" annuncia l'ingegner Mattei.

Quindi, pochi anni ancora, visto che il progetto è nella sua fase di messa a punto conclusiva.

Per il resto, Seab attende di conoscere il destino del "terzo" lotto dell'area municipale di fronte al Twenty. Il primo lotto contiene i suoi uffici, il secondo i vigili urbani, il terzo, sempre in quella parte di via Galilei (angolo via Lancia), ospitava fino a poco fa il rudere del vecchio centro acqua e gas. Ora è stato abbattuto e l'idea, in attesa di affrontare il "tema" nuovo palaghiaccio che potrebbe sorgere a poca distanza, è di sistemarvi uffici. Quali, ancora non si sa.

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