Ecco la nuova biblioteca, spazio aperto sulla città

Il progetto vincitore di Carlana, Mezzalira e Pentimalli sarà esecutivo entro l’anno L’avvio del cantiere è atteso a inizio 2018, il costo totale si aggira sui 7 milioni



BRESSANONE. Il concorso di progettazione per la realizzazione della nuova biblioteca civica in piazza Duomo a Bressanone ha visto primeggiare il trio di architetti padovani Michel Carlana, Luca Mezzalira e Curzio Pentimalli, cui spetta un premio di 19.000 euro. Sede della nuova struttura sarà il fabbricato dell’ex-Finanza con alcune porzioni del tribunale - entrambi destinati a interventi di risanamento - e con un nuovo volume. Il sindaco Peter Brunner e il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher hanno firmato in gennaio il contratto per il passaggio al Comune dell’immobile.

Il progetto esecutivo dovrebbe essere pronto per la fine dell’anno con il conseguente appalto e avvio dei lavori per l'inizio del 2018. Il costo totale si aggira sui 7 milioni di euro, più gli arredamenti che dovrebbero essere finanziati dalla Provincia.

“La complessità dell’intervento nell’accostamento tra il nuovo e le preesistenze - spiegano i progettisti - crea una tensione tra le parti che ne definisce il carattere: un edificio “silenzioso” e allo stesso tempo identitario, che si innesta tra gli ordinari edifici dell’ex-finanza e del tribunale”.

Particolare attenzione è stata riservata dai progettisti alla modulazione dell’illuminazione naturale nelle ore diurne: “La luce diretta è nemica del libro, deve essere controllata e manipolata per evitare il deterioramento della carta e allo stesso tempo deve soddisfare l’essenza stessa dell’architettura. Le scelte progettuali in tal senso sono andate in un’unica direzione per assolvere a scopi differenti. La parete sud dell’edificio, priva di viste interessanti, viene resa completamente cieca per evitare l’ingresso della luce diretta del sole e attrezzata nella parte interna con un “muro-libreria” che occupa l’intera altezza dell’edificio: una sorta di manifesto della biblioteca quale contenitore di conoscenza”.

“Vengono privilegiati - proseguono i progettisti - grandi fori nei punti in cui risulta interessante inquadrare elementi del paesaggio urbano come il campanile e il tetto del Duomo da un lato e il museo diocesano dall’altro. La collocazione delle grandi vetrate viene definita dall’irraggiamento indiretto, costituito da un fascio di luce diffusa e intensa nei punti in cui vi è maggior afflusso e permanenza di persone all’interno della nuova biblioteca. Altro dispositivo studiato per captare la luce, selezionandone intensità e direzione, è rappresentato dall’installazione di due grandi lucernari posti alla sommità della copertura a falda complessa. La luce attraversa l’intero edificio in altezza, pervenendo al pian terreno a mezzo di un articolato sistema di arretramento dei solai”.

Altra peculiarità del progetto è l’organizzazione delle sezioni della biblioteca. La proposta prevede la realizzazione di un doppio guscio perimetrale inserito tra i muri esterni in cemento e la pelle in legno degli interni, “una sorta di corteccia che avvolge lo spazio interno liberandolo completamente da qualsiasi obbligo funzionale. Risulta in questo modo possibile assecondare le esigenze di crescita e modificazione nel tempo, caratteristiche tipiche di una biblioteca contemporanea”.













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