BOLZANO. Un autobus elettrico servirà la parte del centro storico dove attualmente i mezzi pubblici non arrivano. La nuova linea sarà numerata con il 15 e partirà prima della fine dell’anno.

La giunta comunale, nell’ultima seduta, ha approvato l’acquisto di un nuovo autobus elettrico; inoltre in base alla legge sulle linee di interesse urbano si farà carico del 30% delle spesa del servizio, mentre il rimanente 70% sarà coperto dalla Provincia. Si calcola che al Comune la gestione della muova linea costerà tra i 30 e i 50 mila euro.

«La cifra varia - spiega il presidente della Sasa Stefano Pagani - a seconda della frequenza delle corse. L’idea è di avere un bus che passi ogni 20-30 minuti al massimo».

Questo il tragitto della nuova linea 15 che partirà da piazza Dogana, per passare per via Cavour salire lungo via Weggenstein, quindi via Castel Roncolo, via Castel Roncolo (scuole), via dei Vanga, via Rosmini, via Ospedale, piazza Domenicani, piazza Walther, stazione ferroviaria, via De Lai, piazza Dogana.

Il progetto prevede anche la realizzazione di sei nuove fermate.

«Si tratta - ha spiegato il sindaco Renzo Caramaschi - di un servizio di cui si parla da anni, ma che finora è sempre rimasto sulla carta. Finalmente riusciamo ad attuarlo anche perché abbiamo una serie di richieste da parte di bolzanini che vivono in quella parte di città».

Dal momento che c’è la volontà di far partire la nuova linea in tempi brevi, è probabile che all’inizio si userà un autobus a gasolio, per poi passare al mezzo elettrico quando sarà espletata la gara per l’acquisto. Molto probabilmente sarà un bus di piccole dimensioni visto che dovrà passare in strade piuttosto strette.

«La filosofia di questa giunta - spiega Caramaschi - è quella di spingere il più possibile sull’uso del mezzo pubblico. Anche la realizzazione del metrobus, che partendo dall’Oltradige arriverà fino in stazione, va in questa direzione. Un autobus veloce con corsie dedicate da Caldaro dovrebbe convincere finalmente anche i pendolari, a lasciare l’auto in garage, perché il mezzo pubblico è più veloce e più economico».