Ecco le prime foto scattate alle Dolomiti

Accanto alle immagini storiche della collezione Alinari, a Bressanone anche le splendide immagini aeree di Georg Tappeiner



BRESSANONE. Le prime fotografie scattate alle Dolomiti, di cui si ha notizia, sono ora esposte per la prima volta al pubblico. L’International Mountain Summit ha reso possibile la première di queste storiche immagini e ha inaugurato presso l’Accademia Cusano di Bressanone la pregiata esposizione fotografica.

Ventitrè immagini scattate nel 1865 dai fotografi inglesi W.D. Howard e F. H. Lloyd, e raccolte nell’album “Photographs among the Dolomite Mountains”. La collezione originale d’epoca in folio, contenente le stampe all’albumina, è oggi conservata nelle Raccolte Museali della Fratelli Alinari di Firenze e rappresenta una vera e propria testimonianza storica del territorio delle Dolomiti. La mostra è stata resa possibile dalla collaborazione tra la Fondazione Dolomiti UNESCO, l’International Mountain Summit (IMS) e la Fondazione Fratelli Alinari.

Accanto alle ventitré riproduzioni digitali delle tavole fotografiche, saranno esposte le immagini del fotografo meranese Georg Tappeiner nell’esposizione fotografica “Dolomiti – il cuore di pietra del mondo”. 50 fotografie di lievi pendii e spettacolari massicci montuosi, verdi distese e meravigliosi laghi, illustrano il monumentale fascino delle Dolomiti e l’importanza della loro conservazione.

L’esposizione è nata dalla collaborazione con l’Associazione Marketing Alto Adige (SMG), Trentino Marketing e Dolomiti Turismo (Belluno) e da settembre 2010 sta facendo il giro della Germania. Bressanone è la sesta tappa di questa collezione artistica, dopo Amburgo, Berlino e l’Horizonte Fotofestival a Zingst in Germania. Un’incontro tra storia e cultura, tra arte grafica e natura, tra Patrimonio naturale dell’umanità dell’UNESCO e la perorazione all’ammirazione e alla conservazione di esso. Ammirabile quotidianamente dalle ore 10.00 alle ore 18.00 sino al 17 agosto 2011 presso l’Accademia Cusano di Bressanone.













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