Egna, Khadija e Hamed la lista Svp parla arabo

La signora Azil è mediatrice culturale: «Valori diversi sono un arricchimento» El Montasser guida una coop sociale: «Vivo qui da 20 anni e amo questo paese»


di Massimiliano Bona


EGNA. Khadija Azil e Hamed Awadallah El Montasser: la Svp, ad Egna, per intercettare (anche) i voti degli stranieri residenti ha deciso quest'anno di mettere in lista una donna marocchina e un uomo egiziano, esempio positivo di integrazione nella realtà altoatesina. Entrambi, in paese, sono due volti piuttosto noti e la stessa Svp - nella brochure elettorale distribuita in questi giorni - ha lasciato che si presentassero da soli per raccontare la loro storia. A colpire di più, forse, è Khadija, una bella signora di 46 anni, che si è fatta immortalare con un velo colorato sul capo. «Sono nata nel 1969 in Marocco - racconta Khadija - e ho concluso il mio percorso di studi in biologia alla facoltà di botanica di Marakkesh. Da 22 anni vivo in Alto Adige con mio marito e due figli di 12 e 17 anni. Nel 2004 ho conseguito il diploma di mediatrice interculturale e da allora lavoro con questa funzione nelle scuole. Il mio obiettivo è quello di sostenere giovani e famiglie e di portare i valori di culture diverse come segno di arricchimento reciproco. Intendo impegnarmi per una convivenza positiva e creativa in paese».

Hamed Awadallah El Montasser, per tutti semplicemente "Monti", è nato nel 1963 al Cairo, in Egitto. «Ho concluso gli studi universitari in geologia in Qatar, dopodiché sono stato attivo in ambito turistico. Ho lavorato in un hotel della catena Holiday-Inn in Arabia Saudita e poi a Hurgada, sul Mar Rosso. Qui ho conosciuto mia moglie Renate Pallua, con cui vivo da 20 anni a Egna assieme ai nostri figli Omar e Karim. Prima ho lavorato per quindici anni alla Apparatebau di Laghetti di Egna e adesso, da cinque anni, guido con un socio una cooperativa sociale a Bolzano. Ho sempre avuto una grande passione per il calcio, ho giocato in diverse squadre e ho anche allenato nel settore giovanile dell’Egna. Considero la cittadina della Bassa Atesina la mia seconda patria, ho imparato ad amare il paese e per questo vorrei impegnarmi per contribuire allo sviluppo del nostro Comune».

Due esempi decisamente positivi e dalle prossime comunali la Volkspartei potrebbe decidersi (forse) a togliere l'assurdo veto alle candidature italiane nella sua lista. Le barricate etniche nel 2015 non hanno davvero più senso di esistere. In questo diversi partiti italiani sono (anni luce) più avanti.

In lista, per la Svp, anche altri volti noti a livello locale: da Zeno Bampi all’assessore uscente Andrea Olivetti, da Harald Pardatscher di Laghetti al consigliere Werner Zanotti, da Klaus Pichler a Michael Mattesich.

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