Le bollette

Elettricità, nel primo trimestre registrato un rincaro del 129% 

Forti aumenti anche per il gas: rispetto al primo trimestre 2021 è cresciuto del 96,6%. Un salasso che si somma a quello già pesante del 2021, quando l’energia elettrica era salita del 30,6% e il gas del 22,8%



BOLZANO. Nel 2021 il prezzo dell’energia elettrica è aumentato del 30,6%; il gas è rincarato del 22,8%; la benzina del 12,8%, il gasolio dell’11,8%. E la situazione, nel primo trimestre del 2022, è peggiorata ancora, anche per quanto riguarda i carburanti da autotrazione.

Lo certifica l’istituto provinciale di statistica Astat, che chiarisce: nel primo trimestre 2022 l’energia elettrica è rincarata del 129,5% rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gas è cresciuto del 96,6%.

Energia elettrica

Con frequenza trimestrale l’Autorità di regolazione per l’energia le reti e l’ambiente (Arera) stabilisce il prezzo di energia elettrica e gas per la clientela servita in Maggior Tutela.

Secondo i dati dell’Arera nel 2021 per una famiglia tipo con il servizio di Maggior Tutela il prezzo complessivo per l’energia elettrica è di 23,37 centesimi di euro per kWh che equivale ad un costo annuo stimato di 630,97 euro, imposte incluse. Tale costo nel 2020 era di 483,06 euro, l’aumento in un anno è pertanto del 30,6% (+147,91 euro).

Se nella prima parte dell’anno gli aumenti sono stati più moderati, è soprattutto a partire dal terzo e ancor di più dal quarto trimestre 2021 che si osservano aumenti considerevoli: +54,7% rispetto allo stesso periodo del 2020, che equivarrebbe ad un costo annuo medio stimato di 801,90 euro per famiglia.

Tali aumenti si inaspriscono ulteriormente anche nel 2022, anno in cui, secondo i dati rilasciati dall’Arera, per il primo trimestre il prezzo complessivo sarebbe di 46,03 centesimi di euro per kWh (+129,5% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente).

Per il secondo trimestre 2022 è prevista una riduzione del costo per l’energia elettrica (41,34 centesimi di euro per kWh) con una variazione della spesa complessiva del -10,2% rispetto al trimestre precedente, in parte per via della riduzione del costo della materia prima, in parte per via dell’annullamento degli oneri generali di sistema da parte del governo.

Gli aumenti riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2. In particolare, il problema dell’aumento del prezzo dell’elettricità è globale ed è dovuto sia all’innalzamento dei prezzi delle materie prime, come gas e combustibili derivanti dal petrolio, sia all’incremento dei costi per le aziende che producono energia (in particolare l’inasprimento del costo dei permessi per emettere CO2).

Il gas

Un quadro analogo si osserva anche per quanto riguarda i prezzi del gas naturale destinato ad usi domestici (riscaldamento e cottura cibi e/o produzione di acqua calda).

Nel 2021 per una famiglia tipo nel servizio di tutela il prezzo complessivo per la fornitura di gas naturale è di 79,94 centesimi di euro per metro cubo che equivale ad un costo annuo stimato di 1.119,22 euro imposte incluse. Tale costo nel 2020 era di 911,41 euro; l’aumento in un anno è pertanto del 22,8% (+207,81 euro).

In maniera similare all’energia elettrica è soprattutto nella seconda parte del 2021 che si osservano gli aumenti più cospicui che arrivano nel quarto trimestre dell’anno al 45,7% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Anche per quanto riguarda il gas naturale i dati confermano nel 2022 un aumento ancora maggiore dei costi di fornitura: nel primo trimestre essi ammontano a 135,98 centesimi di euro per metro cubo (+96,6% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente).

Nel secondo trimestre 2022 l’Arera ha annunciato una riduzione del prezzo del gas con una variazione della spesa complessiva (122,29 centesimi di euro per metro cubo per famiglie residenti in Trentino-Alto Adige) del - 10,1% rispetto al trimestre precedente. Tale variazione è dovuta in parte ai provvedimenti governativi che hanno ridotto l’Iva, ma soprattutto anche grazie ad una riduzione degli oneri di sistema.

Materie prime

Come è possibile osservare disaggregando l’energia elettrica e il gas per le loro componenti di spesa, è la materia prima a registrare l’aumento più cospicuo, rispettivamente dell’86,5% e del 68,8%.

Gli oneri di sistema sono stati azzerati negli ultimi mesi del 2021 dai provvedimenti del governo. Analoghi provvedimenti hanno pressoché azzerato gli oneri generali e dimezzato l’Iva sul gas (portandola al 5%) contrastando pertanto gli aumenti generali dei prezzi in bolletta. Tali misure sono state confermate anche per il primo e secondo trimestre 2022.

Dal 24 febbraio 2022, giorno in cui l’esercito russo ha invaso l’Ucraina, le quotazioni delle principali materie prime energetiche hanno però registrato una forte volatilità, toccando nuovi massimi nel corso del mese di marzo. Ciò determina inevitabilmente, da diverse settimane, una grande incertezza sull’andamento dei prezzi di energia e gas. DA.PA.













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