Elezioni comunali con il referendum sui parlamentari

Bolzano. Il voto delle elezioni comunali verrà agganciato al referendum sul taglio dei parlamentari. L’orientamento è ormai generale. Probabilmente nella seconda metà di settembre. Se n’è discusso...



Bolzano. Il voto delle elezioni comunali verrà agganciato al referendum sul taglio dei parlamentari. L’orientamento è ormai generale. Probabilmente nella seconda metà di settembre. Se n’è discusso ieri nella commissione legislativa regionale. Sia la maggioranza che buona parte dell’opposizione, anche chi punterebbe su ottobre, è d’accordo su un principio: non è pensabile chiedere ai cittadini di votare tre volte nell’arco di poche settimane, una volta sul referendum, una volta per le comunali e la terza volta per gli eventuali ballottaggi. «Ci sono due principi però irrinunciabili: primo, la data non si sceglie a colpi di maggioranza. Secondo, è esclusa una campagna elettorale a ferragosto», così Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia). A livello nazionale si sta discutendo se organizzare l’election day per referendum ed elezioni regionali il 20 o il 27 settembre.

In Commissione ieri la maggioranza regionale ha approvato la legge con la forbice 1 settembre -15 dicembre (6 sì, 5 no e 1 astenuto). Helmut Tauber (Svp) ha ritirato l’annunciato emendamento con le date 13 settembre-6 dicembre, proprio perché si attendono le decisioni di Roma (non vincolanti). «I no sono arrivati da chi come noi preferirebbe votare a ottobre», spiega Riccardo Dello Sbarba (Verdi), che rilancia con una serie di emendamenti per la discussione in aula il 17 giugno: obiettivo, semplificare le incombenze burocrati che legate alla raccolta firme. Almeno questo, spiega Dello Sbarba, per alleggerire una campagna elettorale complicata ed estiva: «L'obbiettivo è creare pari condizioni per la presentazione delle liste in un periodo poco favorevole a raccolta firme e pratiche burocratiche». La commissione regionale ha dato parere positivo (con quattro no) al disegno di legge costituzionale della Svp che trasferisce dalla Regione alle Province di Bolzano e Trento la competenza sugli enti locali. La Lega anticipa: in parallelo serve la discussione sul ruolo della Regione.















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