“Energy kit” alle famiglie contro gli sprechi elettrici

Nel Burgraviato è stato avviato il progetto biennale Interreg sull’innovazione energetica


di Giuseppe Rossi


MERANO. Quanta energia sprechiamo nelle abitazioni domestiche e nei palazzi pubblici per colpa delle nostre abitudini o della struttura dell'edificio? A questa domanda saranno gli stessi residenti a dare una risposta, grazie all'iniziativa lanciata dal Burgraviato con un progetto biennale Interreg sull'innovazione energetica.

In queste settimane agli abitanti di Caines e Marlengo sono state distribuite nove valigette "energy kit" contenenti tutte le informazioni e le apparecchiature necessarie per effettuare in piena autonomia le misurazioni. Tra queste un termometro a infrarossi, alcuni rilevatori di consumo applicati alle prese a muro, termometri digitali.

«L'obiettivo - spiega Martin Stifter, direttore del settore ambiente del Burgraviato inssieme con Andreas Pichler, direttore dell'Oekoinstitut di Bolzano che cura il progetto - è quello di coinvolgere direttamente le persone nella sfida al risparmio energetico. Nella prima settimana i componenti della famiglia effettuano e annotano i rilievi degli sprechi. Nella seconda, dopo aver avuto un incontro con noi, adottano una serie di correzioni delle loro abitudini e tornano a misurare i consumi, verificando di quando sono riusciti a risparmiare energia».

Le famiglie che attualmente sono coinvolte sono 24 nel Comune di Caines e quasi 40 a Marlengo. «Il progetto di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera - ha continuato Stifter - si compone di tre blocchi. Il primo è quello della sensibilizzazione nelle famiglie e a scuola, il secondo riguarda l'analisi energetica degli edifici pubblici e non dei Comuni coinvolti grazie anche ai termografi messi a disposizione dalla Provincia e il terzo riguarda il cosidetto European Energy Award, ossia l'introduzione di un sistema di management dell'energia sul territorio comunale».

L'Oekoinstitut affianca il Comune e l'energy team che viene creato. «Viene effettuata - spiega ancora Andreas Pichler - una analisi dello status quo e vengono evidenziati i deficit. Parliamo di consumi energetici negli edifici pubblici, di mobilità e traffico, di illuminazione pubblica, gestione dei rifiuti e altro ancora. Poi vengono avanzate delle proposte, che vanno attuate e controllate».

In Alto Adige l'unico Comune che ha già ottenuto questa certificazione è Brunico. A San Martino in Passiria i risultati sono già stati presentati in consiglio comunale, a Scena la fase di rilevamento è stata completata, a Tirolo e Lagundo è stata avviata. Ad Avelengo e San Pancrazio sono stati invece analizzati dal punto di vista degli sprechi energetici tre edifici pubblici ciascuno.

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