Est-Ovest all’ex Bersaglio, residenti contro il trasloco

Gli abitanti delle vie Bersaglio e Lido: «Salvaguardiamo la quiete notturna «Meglio spostare il Club più in periferia, noi già penalizzati da treno e Combi»


di Giuseppe Rossi


MERANO. Pare essere tutt'altro che finita la partita legata alla futura collocazione del Club Est-Ovest all'interno dell'area del Bersaglio, da alcuni anni ceduta in proprietà dalla Provincia allo Sport Club Merano, la più grande polisportiva presente sul territorio regionale con le sue migliaia di tesserati.

A sollevare grosse perplessità sull'ipotesi di creazione dentro il Bersaglio ristrutturato della nuova sede del circolo culturale, oggi ancora relegato in vicolo Passiria, sono gli abitanti degli edifici di via Bersaglio e via Lido.

Per due mesi avevano tentato invano di incontrare il sindaco per esporre le loro preoccupazioni, la settimana scorsa poi c'è stato un incontro, che secondo l'amministrazione comunale avrebbe trovato tutti d'accordo o quasi. Apriti cielo.

Gli abitanti di via Lido e via Bersaglio sono tutt'altro che soddisfatti e le rassicurazioni del sindaco hanno prodotto forse l'effetto contrario.

A prendere carta e penna è Monica Pederiva. «Il 14 giugno - si legge nella lettera aperta - abbiamo incontrato il sindaco Paul Rösch, il vicesindaco Andrea Rossi e alcuni rappresentanti del Club Est Ovest. In questo colloquio, organizzato dal sindaco dopo nostra insistente richiesta, si è discusso sul possibile trasloco del suddetto Club presso l'edificio dell'ex Bersaglio. Abbiamo nuovamente espresso il nostro più che fondato timore sull'aumento del rumore e dei problemi di ordine pubblico e sicurezza che verrebbero indubbiamente a crearsi».

Sempre i residenti sottolineanon di avere «altresì rimarcato di non nutrire alcun preconcetto o ostilità contro l'Est Ovest, che rappresenta indubbiamente un vivace e attivo polo culturale per la città di Merano. Risulta però chiaro che le attività svolte, richiamando un sempre maggior numero di persone, non sono conciliabili con la quiete notturna che intendiamo salvaguardare ad ogni costo».

Per questo motivo i ventotto firmatari della richiesta di incontro al sindaco guidati da Monica Pederiva, anche dopo l'incontro, ritengono che «non sia cosa saggia spostare il Club da un quartiere all'altro, in ragione degli esistenti grossi problemi di disturbo arrecati in vicolo Passiria già da anni: così facendo, i conflitti con i futuri vicini sono già programmati».

Per gli abitanti di via Lido e via Bersaglio ha più senso pensare ad una soluzione più periferica, "ad esempio il cinema al secondo piano in via Scuderie, l'ippodromo, l'edificio ex Cafa, le vecchie caserme Rossi o ancora il vecchio macello comunale».

Per Monica Pederiva le vie Speckbacher, Lido e Bersaglio sono già penalizzate dal treno e da manifestazioni varie al lido e al Combi.

«Crediamo che sindaco e vicesindaco - scrive ancora Pederiva - non abbiano compreso la nostra posizione e pensiamo che le nostre rimostranze non siano state prese sul serio. Ci hanno detto che vivendo in una città che offre molte comodità e vantaggi, dovremmo essere disposti ad accettare un po' di rumore in più. Pare chiaro che siamo su posizioni inconciliabili».

La lettera aperta alle autorità si conclude con un augurio, quello che Club Est-Ovest e Comune della città del Passirioprendano in considerazione altre dislocazioni nelle quali poter insediare il club.

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