Ex «Ip» di piazza Verdi si smantella e si bonifica

Due mesi di lavori per rimuovere dieci cisterne e risistemare l’intera area Ancora incerto il destino del fabbricato sotto tutela. Il Comune non decide


di Davide Pasquali


BOLZANO. Sono iniziati questa settimana i lavori per lo smantellamento dell’ex distributore di carburanti Ip di piazza Verdi. Commissionati dall’Api, dureranno almeno un paio di mesi, tempo necessario ai tecnici specializzati della S. M. & S. Petroltecnica Srl di Milano per svuotare le cisterne, rimuovere la pavimentazione superficiale, togliere le medesime cisterne, i pozzetti e gli erogatori, bonificare l’area dagli scarti del carburante che dovessero aver inquinato il terreno e infine ripristinare il piazzale in superficie. Il distributore, come l’intero edificio retrostante, per il suo valore storico architettonico è stato posto sotto tutela ed è di proprietà del Comune. Da anni si parla di una sua possibile ridestinazione a bike station, una struttura molto diffusa nei paesi del nord Europa, interamente dedicata alle biciclette: parcheggio coperto e magari custodito nelle immediate vicinanze della stazione dei treni e delle corriere, officine meccaniche, noleggi, negozi di articoli ciclistici e via discorrendo. Finora, però, non si è mai voluto prendere in mano la situazione sul serio. Se già negli anni scorsi il municipio del capoluogo tentennava, ora nulla si muove. A parte il periodo di interregno fra la giunta Spagnolli bis e la forse giunta Spagnolli ter, si è anche in balia di un altra questione: anche qui tiene banco Benko. Perché nel progetto di riqualificazione dell’intera area di via Perathoner e via Alto Adige, potrebbe essere coinvolto pure l’ex distributore, anche in previsione dello sfruttamento futuro, tramite funivia dal basso, del Virgolo.

Ma per ora, non si sa nulla: niente giunta, niente sì o no a Benko. E intanto la struttura, che a fine luglio sarà stata bonificata dal vecchio impianto, rischia di rimanere abbandonata a se stessa. L’unica attività attualmente presente, che fra il resto sarebbe in tema con una futura ridestinazione ciclista, è un negozietto che ripara e restaura bici vintage, tipo Bianchi o Moser da corsa, rigorosamente anni Settanta, massimo Ottanta.

Il titolare, in affitto dal Comune, non sa nulla del proprio futuro. Nulla, a parte che il 31 dicembre prossimo gli scade il contratto di locazione.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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