Ex Pascoli, a bilancio solo i soldi per l’abbattimento

Lo ha detto Kompatscher ai gruppi consiliari: per il 2014 stanziato un milione Urzì: rischiamo di convivere con le rovine per anni. Tommasini: resta una priorità


di Massimiliano Bona


BOLZANO. I conti parlano chiaro: la Provincia ha stanziato un milione di euro per l’abbattimento del complesso ex Pascoli-Longon nel 2014, ma ha preferito non mettere a bilancio altro denaro (serviranno complessivamente 90 milioni) per la costruzione, al posto della scuola, del nuovo Polo bibliotecario. «Questo è stato l’annuncio lapidario del presidente dell’esecutivo Arno Kompatscher - sottolinea il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì - nell’illustrare gli investimenti previsti per l’anno in corso. Ovviamente si tratta di una prospettiva che fa inorridire. Perché Bolzano rischia di trovarsi - nel giro di pochi mesi - un intero isolato trasformato in rovina, ma poi non è assolutamente scontato che si trovino le risorse per finanziare le opere di costruzione. E questo vale per il 2014, ma probabilmente anche per l’anno successivo».

Dalle linee guida del bilancio provinciale si evince che per l’anno in corso sono stati stanziati 138 milioni di euro per tutte le opere pubbliche previste sul territorio provinciale. E tra esse ci sono scuole e asili da finire, ma anche i 35 milioni di euro per l’ospedale. «È quantomeno improbabile, se non impossibile, - sottolinea Urzì - che con questo quadro generale si possano destinare 90 milioni alla costruzione del Polo bibliotecario. E sarà molto difficile mettere assieme questa somma anche per il 2015 e il 2016. Ma intanto la Provincia ha stanziato 1 milione di euro, attraverso l’assessorato ai lavori pubblici di Tommasini, per abbattere l’intero complesso scolastico. C’è il rischio di dover convivere con un cantiere aperto e senza prospettive per anni. A dirlo sono i bilanci e quest’idea è terrificante». Anche per questo il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore chiede alla Provincia di rivedere i piani.

«Chiederò con un’interrogazione e una mozione di deciderlo in tempi brevi. Se non ci sono le risorse è veramente sconcertante voler procedere con la distruzione di un’opera pubblica perfettamente funzionante che offre spazi per parecchie attività di interesse pubblico».

Sulle cifre il vicepresidente della Provincia e assessore ai lavori pubblici Christian Tommasini è sostanzialmente d’accordo, ma non sui tempi. «Per quest’anno a bilancio c’è un solo milione, è vero. E servirà unicamente per procedere all’abbattimento del complesso». Per Tommasini la realizzazione del Polo bibliotecario resta comunque «una priorità, anche se in questo momento non ci sono certezze sui tempi di realizzazione dell’opera». L’obiettivo è comunque quello «di iniziare con i lavori nel 2015».

Allo stato attuale, però, non è dato sapere in che modo saranno reperite le risorse. «Bisogna sedersi attorno a un tavolo, coinvolgendo anche il Comune, e parlarne. Dal mio punto di vista non c’è comunque il rischio di avere una rovina nel cuore della città così a lungo: quando procederemo con l’abbattimento subito dopo dovremo anche iniziare a costruire». Visto che i soldi, almeno per il 2014, non sono stati inseriti a bilancio forse sarebbe opportuno rivedere i piani in modo tale da consentire alle associazioni di fruire quantomeno dei locali. «Novanta milioni - conclude Tommasini - di questi tempi non sono pochi, ma dovremo adoperarci per trovarli».

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