Falsi permessi di soggiorno: 4 arresti a Bolzano, indagati i gestori del ristorante «Il vascello»

La squadra mobile ha chiuso un'inchiesta su un giro di truffe per falsi permessi di soggiorno. Indagati i gestori del ristorante Il Vascello



Quattro arresti e venti indagati. La squadra mobile di Bolzano ha portato a conclusione una vasta inchiesta coordinata dalla procura della repuhblica su un giro di truffe per falsi permessi di soggiorno e visti d'ingresso in Italia ai danni di cittadini pakistani e indiani desiderosi di trovare sistemazione nel nostro Paese.

Da tempo il gruppo (tre pachistani ed un indiano) offrivano nei rispettivi Paesi appoggio per ottenere un lavoro ed il permesso di soggiorno in Italia. In realtà il gruppo produceva falsa documentazione dietro il pagamento di una somma tra 8 e 12 mila euro a persona.

Le truffe si concretizzavano nei Paesi di origine dato che il più delle volte erano le ambasciate italiane sul posto ad accorgersi della irregolarità della documentazione presentata. Chi invece riusciva ad arrivare in Italia veniva poi abbandonato a se stesso ed entrava in clandestinità. Gli inquirenti hanno accertato almeno 100 casi.

Altre truffe sarebbero state messe a segno in Italia ai danni di chi si trovava in difficoltà a rinnovare il permesso di soggiorno dopo aver perso il lavoro. Il gruppo di pachistani offriva false attestazioni di assunzione utilizzando due ditte di comodo nel settore dei trasporti e delle costruzioni.

Il gruppo aveva anche deciso di investiree gli introiti truffaldini ed aveva rilevato di recente il ristorante Il Vascello e la lavanderia Alfa entrambi in corso Italia, i cui titolari sono indagati.

Gli arrestati sono Muhammad Mughal Altaf di 56 anni, i figli Zulqarnain e Prince Shavez rispettivamente di 21 e 19 anni e l'indiano Laxmi Nazarain Bargujar di 43 anni.













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