Farmacie, a Laives ci saranno tre zone

Il sindaco: ci sono stati ritardi ma l’iter è in dirittura d’arrivo. La Provincia attende la delibera per sbloccare 20 assegnazioni


di Massimiliano Bona


LAIVES. Sulla questione farmacie - sono bloccate 20 aperture in tutta la provincia per i ritardi del Comune di Laives nel suddividere il territorio in tre zone (una per farmacia) - il sindaco Christian Bianchi ha sentito telefonicamente l'assessora provinciale Martha Stocker assicurandole che ottempererà agli obblighi previsti dalla legge entro il minor tempo possibile. Bianchi ammette che ci sono stati dei ritardi.

«La sentenza del Tar - scrivono i farmacisti - che obbliga il Comune a procedere non è dell'autunno 2016 ma del marzo 2016. L'apertura della terza farmacia a Laives non è, inoltre, un'eventualità ma obbligatoria, in base a quanto prevede il decreto Monti del 2012».

Il primo cittadino ritiene che non servirà, dunque, l'invio del commissario da parte della Provincia - come prospettato dall'assessore Martha Stocker in caso di inadempienza in tempi brevi - per sbloccare la situazione.

«I nostri uffici - ha commentato Bianchi - erano oberati di lavoro e non hanno provveduto rapidamente alla suddivisione del territorio comunale in tre zone, come prevede anche la sentenza del Tar del marzo 2016. Ne abbiamo parlato, in ogni caso, anche di recente in giunta e invieremo tutti gli incartamenti necessari prima all'ordine dei farmacisti, il cui parere è obbligatorio, e poi in Provincia. Sono convinto che la situazione si sbloccherà a breve. I farmacisti possono starne certi. Di sicuro, dietro a questi ritardi, non ci sono questioni lobbistiche. Il problema, che è meramente burocratico, sarà risolto davvero a breve per buona pace di tutte le parti in causa».

Secondo l'ufficio provinciale competente l'interpello, con l'assegnazione delle venti farmacie su tutto il territorio provinciale, dovrebbe avvenire entro la fine della primavera o al massimo l'inizio dell'estate. Sulla graduatoria, lo ricordiamo, non ci sono più ricorsi pendenti.

C’era stato un altro problema, analogo a quello di Laives, anche a Silandro, ma nel frattempo - assicura la Provincia - nel Comune venostano è stato tutto già risolto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità