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Finanze, firmato l'accordo con lo Stato: vale fino al 2023

Sacrifici più pesanti fino al 2018 ma Bolzano ottiene l'allentamento del patto di stabilità



Con un "patto di garanzia" il presidente Arno Kompatscher ha chiuso oggi (15 ottobre) a Roma la trattativa Provincia-Governo sul futuro assetto finanziario dell’autonomia. "Stabiliamo un contributo fisso per la compartecipazione al risanamento dei conti pubblici ed evitiamo che lo Stato possa trattenere unilateralmente ulteriori risorse spettanti alla Provincia", sottolinea Kompatscher.

Accordo raggiunto: patto di garanzia Roma-Bolzano sul finanziamento dell'autonomia. Identico accordo è stato ottenuto dalla Provincia di Trento.

Certezza del diritto e sicurezza nella programmazione erano gli obiettivi primari che il presidente Kompatscher si era posto nella trattativa con il Governo sull'aggiornamento dell'assetto finanziario dell'autonomia. Entrambi sono stati raggiunti oggi (15 ottobre) a Roma, assieme agli esponenti governativi Pier Carlo Padoan, Graziano Delrio, Gianclaudio Bressa e Maria Carmela Lanzetta, con la condivisione di un patto di garanzia fra Stato e Provincia. Viene confermato il principio dei 9/10 spettanti alla Provincia del gettito fiscale prodotto in Alto Adige, "ma abbiamo rovesciato le modalità di assolvimento del contributo - spiega Kompatscher - in quanto sarà la Provincia a versare il decimo di quota parte spettante allo Stato, e non più quest'ultimo a trattenere il contributo a monte." Un contributo, per altro, che la Provincia potrebbe rispettare anche assumendosi i costi di nuove deleghe statali. T

ale forma di compartecipazione al risanamento del deficit pubblico assolve ad ogni altra forma di concorso e tutela la Provincia contro ulteriori imposizioni di risanamento del bilancio statale attraverso interventi unilaterali di Roma. Il presidente Kompatscher definisce l'accordo un "patto di garanzia, in quanto il contributo provinciale sarà fisso e calcolato sul costo del debito nazionale, ovvero sugli interessi relativi al debito, e sarà pari allo 0,6% degli stessi. Per quest'anno si parla di 476 milioni di euro, una cifra molto inferiore rispetto ai quasi 800 milioni attualmente trattenuti dallo Stato secondo il sistema in vigore". Sino al 2018, a causa delle esigenze di bilancio dello Stato, la Provincia continuerà a calcolare 800 milioni di trattenute, "ma la differenza rispetto alla cifra reale sarà poi versata da Roma a Bolzano", precisa Arno Kompatscher. Il patto di garanzia assicura inoltre alla Provincia che in futuro, da parte dello Stato, non ci potranno essere altre modalità per imporre ulteriori obblighi e trattenere somme spettanti all'autonomia, come avvenuto sino ad ora attraverso accantonamenti, patto di stabilità e riserve all'erario. Via libera, infine, anche ad un ulteriore livello di tutela attraverso il coinvolgimento dell'Austria: "Con questo passaggio l'intesa viene trasferita sul piano del diritto internazionale e acquisisce pertanto un peso specifico aggiuntivo in tema di certezza del diritto", conclude il presidente Kompatscher. I risultati della trattativa lungo l'asse Roma-Bolzano verranno presentati nei prossimi giorni sia al Consiglio che alla Giunta provinciale.













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