Fondi riservati, la Corte dei Conti da Durnwalder

Il procuratore Schülmers a Palazzo Widmann, ha acquisito gli incartamenti sulle spese dal 2004


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Il «fondo riservato» a disposizione del governatore Luis Durnwalder è sotto il controllo della Procura regionale della Corte dei Conti. Ieri a palazzo Widmann si è presentato il procuratore Robert Schülmers accompagno da alcuni stretti collaboratori e agenti della Guardia di Finanza. Il magistrato ha acquisito gli incartamenti relativi alla gestione del fondo dal 2004 ad oggi.

Secondo indiscrezioni la verifica sarebbe scattata sulla base di un esposto e di una interrogazione presentata in consiglio provinciale dalle opposizioni. Si tratta della gestione di quattrini pubblici che, secondo quanto previsto per legge, non necessitano di una rendicontazione dettagliata.

In sostanza il cosiddetto «fondo riservato» (diverso dal «fondo di rappresentanza») può essere utilizzato dal presidente a sua discrezionalità secondo logiche o criteri di cui non deve rispondere. Ma è evidente che comunque, trattandosi di quattrini pubblici, sono fondi che debbono comunque essere utilizzati nell’ambito dell’attività istituzionale. Se la Procura regionale della Corte dei Conti ha deciso di procedere con degli accertamenti su questo fronte è evidente che ci sono sospetti.

Il procuratore Schülmers, che ha sentito personalmente la segretaria di Durnwalder, non ha fatto trapelare nulla. L’iniziativa giudiziaria che coinvolge il numero uno di Palazzo Widmann è clamorosa, anche per quanto sta avvenendo in altre amministrazioni regionali. Il governatore altoatesino ieri si è detto tranquillo e sicuro che la documentazione dimostrerà il corretto utilizzo delle somme disponibili. Che sono piuttosto rilevanti. In effetti il presidente anche su questo fronte ha a disposizione ovviamente la fetta più consistente. Non bisogna nemmeno dimenticare che lo stesso Durnwalder è stato anche presidente per metà legislatura e vicepresidente per l’altra metà anche della giunta regionale. Nella legislatura 2008/2013 avrà a disposizione in tutto 625.000 euro. Nel dettaglio: 360 mila per la rappresentanza provinciale cui si aggiungono 90.000 da presidente della Regione e altri 67.500 da vicepresidente; 50.000 invece il fondo riservato provinciale e 57.500 quello regionale. Non proprio «briciole» come si può notare.

Del resto anche a livello politico era recentemente emerso che proprio sulle spese di rappresentanza (all’interno delle quali rientrano anche i cosiddetti fondi riservati) si sarebbe dovuto avviare una seria, quanto urgente, riflessione. In effetti sommando la spesa prevista nei bilanci provinciale e regionale la cifra a disposizione nel corso dell’intera legislatura (per tutte le cariche istituzionali, presidenti ed assessori) si raggiunge la somma di circa tre milioni di euro.

La giunta Durnwalder può contare su uno stanziamento annuale di circa 500 mila euro così suddiviso: al presidente vanno annualmente 72 mila euro in spese di rappresentanza più 10 mila per il fondo riservato; a ciascuno dei sette assessori invece vanno 55 mila euro per i costi di rappresentanza e 5 mila per il fondo riservato. Esattamente 502.000 euro all’anno che moltiplicati per i cinque anni della legislatura fanno qualcosa come due milioni e mezzo di euro.

Alla luce della necessità di stringere la cinghia e soprattutto del vento popolare decisamente poco favorevole nei confronti anche del più piccolo spreco da parte dei politici, il presidente Durnwalder nelle scorse settimane ha già annunciato un taglio del 20%, ma da introdurre in bilancio solo dal 2013.

Ora però anche la Corte dei Conti ha deciso di verificare gli incartamenti, probabilmente, delle ultime due legislature. Il procuratore Schülmers ha sentito per il momento la segretaria del presidente ma è probabile che lo stesso governatore venga convocato dal magistrato nei prossimi giorni.

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