Frana sottotraccia a Badia, rischio per quattro case

La situazione del costone che ha ceduto nel 2012 è stabile Ma se lo smottamento ripartirà bisognerà intervenire subito


di Ezio Danieli


BADIA. La gigantesca frana, caduta a Badia nel dicembre del 2012, continua ad essere un incubo. La situazione è monitorata, 24 ore su 24, con apposite strumentazioni e resta lo stato di pericolo.

La frana, effettivamente, non si muove oramai da diverso tempo, ma per quattro stabili, che si trovano a ridosso del fronte franoso, non si possono certo dormire sonni tranquilli. E, anzi, il livello di preoccupazione e di allarme si è alzato, sia fra gli abitanti sia tra responsabili e tecnici dell’amministrazione comunale.

Il sindaco Giacomo “Jaco” Frenademetz ha riferito della situazione anche in occasione della recente seduta consiliare di Badia: "Siamo in possesso di una perizia statica chiesta espressamente ad un esperto che ha definito le quattro case sicure - ha detto - Non vi sono, in sintesi, situazioni di pericolo, ma la stabilità degli edifici è strettamente legata alla frana stessa: se dovesse iniziare a muoversi bisognerà intervenire rapidamente per evitare guai peggiori. Ripeto: la stabilità degli edifici, allo stato attuale delle cose, è garantita. Tutto dipende ovviamente dalla consistenza del terreno: un ulteriore franamento dello stesso sarebbe un pericolo. Per questo continuiamo il monitoraggio del movimento franoso che è costante per tutto il giorno".

L'intervento di bonifica del costone montuoso che ha ceduto prosegue da parte del Comune di Badia con il prezioso supporto di uomini e mezzi della Provincia. Non è un caso se (il consiglio comunale ne ha preso atto) larga parte della somma prevista negli investimenti è dedicata proprio agli interventi sulla frana. A tal proposito, nel bilancio di previsione approvato nel corso dell'ultima seduta consiliare (oltre 9 milioni di euro, le spese correnti sono superiori ai 7, 6 milioni, i mutui da pagare ammontano a 821.703 euro con una rimanenza di 1 milione di 383 mila euro) una parte rilevante è riservata proprio agli interventi ancora da fare sulla frana. Il resto riguarda opere pubbliche come lavori all’acquedotto, alle scuole, agli impianti sportivi e 100 mila euro per interventi necessari al cimitero di La Villa.

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