Fratoianni: smontare gli alibi della destra

BOLZANO. Ripartire dalla sinistra. «Un lavoro più faticoso della ricetta semplice della destra estrema, ma è questo che va fatto». Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, è stato ieri a...



BOLZANO. Ripartire dalla sinistra. «Un lavoro più faticoso della ricetta semplice della destra estrema, ma è questo che va fatto». Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, è stato ieri a Bolzano (Sala Fronza), per presentare i candidati di Liberi e uguali in Alto Adige. Per parlare dello stato di salute della sinistra europea c’era Heinz Bierbaum, il responsabile internazionale del partito Sinistra -die Linke, tedesco, fresco delle novità sul nuovo governo Merkel di grande coalizione tra Cdu-Csu-Spd. «I socialdemocratici hanno avuto molti ministeri e competenze forti. Hanno vinto la battaglia sui dicasteri, ma perso la guerra sulla politica», è la sintesi di Bierbaum, «perché dal lavoro, all’immigrazione l’agenda non verrà dettata dalla Spd». Questo per dire, gli fa eco Fratoianni pensando all’Italia dopo le elezioni, «che grande coalizione, grande problema. Per battere la destra c’è solo un modo: garantirsi una buona alternativa di sinistra. Il Pd dice una sciocchezza, quando ci accusa di fare il gioco della destra. Parliamo di loro: quando il centrosinistra sdogana le politiche di destra, l’elettore va a cercarsi il modello originale». Liberi e uguali rivendica un profilo di sinistra di governo, non radicale. «Ma con il Pd del Jobs Act e dello Sblocca Italia non c’è possibilità di contatto. Il problema non è Renzi. Ma non si dica che non c’è alternativa a certe scelte. L’alternativa c’è sempre, basta tornare a pensare alla maggioranza, non alla minoranza. Sul cambiamento climatico non c’è discussione: bisogna intervenire e basta. In Germania viene introdotto l’orario di lavoro di 28 ore temporaneo e facoltativo: ecco, anche l’orario di lavoro deve diventare tema di discussione». Ad ascoltare Fratoianni e Bierbaum ci sono candidati di Liberi e uguali come Laura Polonioli, Norbert Lantschner, Giulia Motta Zanin, Hannes Obermair, Cornelia Brugger, Markus Frei. Fratoianni si informa su CasaPound. Bolzano con tre consiglieri è un caso nazionale. «La destra neofascista in Italia è meno forte che in Germania e in Austria, ma più inquietante, perché vicina, se non intrecciata, con partiti come la Lega e Fratelli d’Italia. CasaPound ha annunciato che potrebbe sostenere un governo leghista». La sinistra come prova a recuperare il terreno perduto a favore della destra? «È ovvio che cerchiamo di recuperare il rapporto con le persone, piantando semi di solidarietà», risponde Fratoianni, «Dal fondo ricavato dai versamenti delle nostre indennità parlamentari l’anno scorso abbiamo dedicato 100 mila euro a progetti di cooperative. E poi si deve intervenire sulle cause delle disuguaglianze, a partire dalle politiche economiche. Ma non basta: va scardinato l’alibi che le destre avanzano a causa della rabbia sociale. La nostra campagna sul “senso comune” prova a smontare argomenti come «gli stranieri provocano malattie: no, le malattie sono provocate dai tagli alla sanità». (fr.g.)

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