Fructus, ammoniaca dal raffreddamento

Il sistema dell’abbassamento delle temperature responsabile dell’intervento chimico che ha allarmato la zona


di Alan Conti


VILPIANO. È stata una notte di paura a Vilpiano, con i residenti a guardare con il respiro trattenuto il magazzino di frutta Fructus. Lì dentro, infatti, alle 20.40 è partito un allarme chimico per una grossa perdita di ammoniaca che ha preoccupato tutto il paese e la zona circostante. Immediata è partita la segnalazione ai vigili del fuoco del corpo permanente di Bolzano che si sono portati velocemente a ridosso dello stabilimento. Insieme a loro, per l’intervento chimico, i volontari di Vilpiano allertati subito dell’allarme.

Dal punto di vista tecnico, però, ieri è stata la giornata degli approfondimenti: nella sala compressori della Fructus, infatti, qualcosa deve essere andato storto provocando un’incontrollata perdita. Responsabile del danno è il funzionamento del meccanismo di raffreddamento che utilizza proprio l’ammoniaca per abbassare la temperatura e portarla a valori utili per la conservazione dei prodotti naturali.

L’azienda, con sede a Merano, ha però già all’interno del proprio magazzino dei sistemi di prevenzione per simili urgeneze. Non appena la fuga di ammoniaca è stata registrata, infatti, si è attivato il sistema definito sprinkler. Sostanzialmente un processo di estinzione a pioggia molto simile a quello utilizzato ai luoghi pubblici contro gli incendi. Un rilevatore segnala il valore di sostanza fuori dai limiti e aziona gli spruzzini per abbattere il gas fin dall’interno degli ambienti. In questo modo i vapori della sostanza vengono abbassati e confluiscono in una vasca di contenimento, non più nocivi, per poi asportali in un secondo momento.

Mentre il sistema tamponava la perdita, i pompieri hanno coordinato un intervento di tutela per evitare l’espandersi della sostanza e tutelare tutta la popolazione nei dintorni. A livello operativo la prima azione dei vigili del fuoco è stata individuare la falla. Rapidamente il varco è stato individuato e tappato in modo da bloccare la fuoriuscita di ammoniaca limitandosi a gestire quella già nell’atmosfera rendendola ben presto innocua.

Tutto sommato limitate le conseguenze sulle persone per un incidente che poteva avere conseguenze più serie. Due tecnici della ditta manutentrice sono stati subito visitati dagli operatori della croce bianca. Un intervento finalizzato più che altro alla precauzione dato che non presentavano particolari sintomi peoccupanti. Per loro, però, è scattato anche il trasporto in ospedale per scongiurare qualsiasi tipo di conseguenza anche nelle ore successive.

Sempre durante l’intervento si è resa necessaria l’evacuazione di una casa vicino al magazzino. Anche qui per prevenire qualsiasi tipo di fuga a larfo spettro. Fotunatamente, però, si è trattato di un allontananamento piuttosto breve dato che già alle 22 i vigili del fuoco hanno dato il via libera per il ritorno negli edifici in condizioni di totale sicurezza.

Durante tutto l’intervento e per le ore a seguire è intervenuto a supporto il personalde dell’Agenzia per l’Ambiente Provinciale che ha effettuato misurazioni continue escludendo, dati alla mano, qualsiasi rischio per la popolazione. Anche a lungo raggio. Importante, però, individuare la causa in modo puntuale.

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