Fulmine sul Corno Bianco Giovane gravissimo

Colpito un ventisettenne che stava preparando i fuochi del Sacro Cuore Trasportato d’urgenza al San Maurizio: le sue condizioni sono molto serie


di Alan Conti


BOLZANO. È stato colpito da un fulmine un ragazzo altoatesino di 27 anni che ieri mattina si era incamminato con due amici sul Corno Bianco per predisporre tutto il materiale per i fuochi del Sacro Cuore in programma questa notte. Alle 15.30, però, il piccolo gruppetto è stato sorpreso da un violento temporale quando si trovava a pochi metri dalla cima (fissata a quota 2.316 metri sopra il livello del mare). Una zona in cresta, sulla roccia: un punto dove i fulmini, purtroppo, sono spesso attratti. Il giovane è stato trapassato dalla testa ai piedi dalla saetta ed è crollato a terra privo di sensi. Gli amici hanno immediatamente chiamato i soccorsi e i primi ad arrivare sono stati i soccorritori del Pelikan 1. Critica la situazione per il ferito, che è stato immediatamente trasportato all'ospedale San Maurizio di Bolzano. E' in pericolo di vita perché la scarica ha colpito vari organi. Sotto shock i due compagni di escursione.

Le previsioni del tempo in montagna, per la verità, ieri mattina annunciavano la possibilità di incontrare temporali improvvisi. È quel che è accaduto sul Corno Bianco che è collocato a nord del Passo degli Oclini non lontano da Passo Lavazè.

L’anno scorso furono tre le vittime sulle montagne altoatesine per colpa dei fulmini. Due, addirittura, morirono nello stesso giorno davanti alle loro compagne. Anche nei prossimi giorni gli esperti ritengono pericoloso avventurarsi in alta montagna in quanto saranno possibili altri temporali improvvisi anche di una certa intensità. Quali sono i consigli degli esperti in caso di temporale improvviso? In primo luogo se il consiglio è di tenersi lontani da rocce appuntite e in genere da tutto ciò che può costituire una punta carica; tenersi lontani da fili, da alberi o rupi isolate; evitare le tubature dell’acqua, le grondaie, i muri verticali e stare distanti, per quanto è possibile, dagli oggetti metallici. Anche il ripararsi sotto una roccia non rappresenta una buona soluzione perché la corrente di scarica, propagandosi attraverso il materiale, ha ancora la possibilità di recare danno. In definitiva, anche se può sembrare scontato, gli esperti consigliano sempre di trovare un riparo prima del sopraggiungere del temporale e della bufera. Determinante in determinati casi è l’intuito o l’esperienza già maturata in alta montagna. La temperatura dei fulmini è di 30.000 gradi e la loro velocità di 10.000 km/sec.

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