BOLZANO. Ancora furti. Ancora raid notturni in cui l’ammontare dei danni causati dai malviventi supera di gran lunga quello del bottino. L'altra notte nel mirino è finito uno dei due piccoli negozi di fiori all’entrata principale del cimitero comunale di Oltrisarco. Quello sul lato sud, per la precisione, di proprietà dell’amministrazione, ma gestito dai titolari della fioreria Egger, che si trova proprio dall’altra parte di via Maso della Pieve.

Ancora non è chiaro a che ora abbiano colpito, perché la piccola struttura è priva di allarme: prima hanno tentato di forzare la porta d’entrata, ma invano. Devono aver usato un cacciavite o un piede di porco, che ha danneggiato irreparabilmente la porta, ma non è riuscito ad aprirla. A quel punto, i ladri hanno deciso di passare alle maniere forti e, utilizzando probabilmente una mazza, hanno sfondato lo spesso doppio vetro della parte inferiore della porta stessa. Forse pensavano che, da quel momento in poi, sarebbe filato tutto liscio.

Non è andata proprio come speravano. Perché, all’interno del piccolo locale, ogni sera al momento della chiusura, vengono sistemati gli espositori e i vasi che, durante il giorno si trovano all’esterno del negozio. Raggiungere il registratore di cassa con i pochi spiccioli, insomma, non è stata una passeggiata e, durante il breve tragitto, il peso del ladro ha sfondato un carrello. «Per cercare di ridurre al massimo i danni in caso di furto – spiega Angelika Egger – lascio sempre aperto il registratore di cassa, ma nemmeno questa precauzione è bastata: anziché svuotarlo dai pochi spiccioli, i malviventi si sono portati via parte del cassetto. E ora dovrò comperarne uno tutto nuovo». Somma a cui dovrà essere aggiunta quella ben più ingente necessaria all’acquisto e all’installazione di una nuova porta d’accesso al locale.

Quello dell’altra notte, purtroppo, è l’ultimo di una serie di furti compiuti non solo nella zona di Oltrisarco. Giorni fa, ad esempio, ignoti sono entrati all’interno del bar che si trova a Sport City, sempre in via Maso della Pieve, qualche centinaia di metri più a sud del cimitero. Anche in quel caso, sono stati più danni causati per introdursi nell’attività commerciale.

In via Rovigo, invece, sempre nei giorni scorsi, una mezza dozzina di auto parcheggiate è stata presa di mira da qualcuno che, evidentemente, aveva disperato bisogno di racimolare denaro in tempi brevi. E così, i proprietari delle vetture si sono ritrovati con i vetri sfondati delle macchine, dalle quali sono stati portati via pochi oggetti e, in qualche caso, anche le monetine lasciate lì per pagare parcheggi o per usarle nei carrelli dei supermercati. P.T.