Furti dalle colonnine dei distributori: scoperti altri 23 casi

I primi colpi risalgono a giugno a Castel Firmiano. Le conviventi dei due arrestati dovranno rispondere di riciclaggio



Si allarga, a macchia d’olio, l’inchiesta sui furti alle colonnine dei distributori di benzina. È di ieri la notizia che ai due indagati, in carcere a Bolzano, sono stati ascritti altri 23 casi in tutto il Triveneto. Le conviventi dovranno rispondere invece dell’accusa di riciclaggio.

Dalla metà del mese di giugno i due erano riusciti a rubare ben 25.000 euro in contanti dalle colonnine self-service del distributore di carburanti “Q8“ di Castel Firmiano , 500 euro dal distributore “IP” di Pieve di Bono, 3.000 euro da quello di Riva del Garda e 2.500 euro dalla stazione “Agip” di Bronzolo ; il tutto senza provocare alcuna effrazione alla struttura e senza lasciare alcuna traccia apparente del loro passaggio. Le colonnine, in pratica, erano state aperte da qualcuno in grado di riprodurre perfettamente le chiavi che servivano per aprirle.

La loro attività era proseguita apparentemente indisturbata fin quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Bolzano, impegnati nella lotta ai reati predatori avevano intrapreso una serrata ed articolata attività d’indagine che, attraverso un’attenta analisi, aveva consentito di documentare la commissione da parte degli stessi autori di numerosi altri furti avvenuti con le medesime modalità nel periodo fra giugno e settembre: oltre ai 4 episodi sopra citati, vi erano stati altri 7 furti avvenuti in rapida successione in Friuli (ad Osoppo, Gemona, Pozzuolo, Tavagnacco e Nogaro) e nel Trevigiano (Casale sul Sile), per un ammontare complessivo pari a circa 70.000 euro in contanti, ed era culminata nell’esecuzione di 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Ebbene, oggi i due indagati (Primo Di Nicola e Roberto Matteu) che attualmente si trovano ancora reclusi presso la casa circondariale di Bolzano sono stati denunciati poiché tra il mese di luglio 2013 ed il giorno dell’arresto sono stati riconosciuti colpevoli di altri 23 furti commessi ai danni di altrettanti distributori di carburante nella zona del Trivenento, per un totale di circa 60.000 euro.













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