il colpo

Furto negli spogliatoi ai campi Resia. Rubati anche i vestiti

Il colpo durante l’allenamento di una squadra. Sottratti contanti, documenti e persino le tute


di Alan Conti


BOLZANO. Sono dovuti rientrare senza vestiti e senza tute, svuotati di contanti e documenti. I giovani calciatori del Real Atlas hanno vissuto una fine di allenamento tra il deluso e l’arrabbiato dopo aver scoperto che il loro spogliatoio era stato preso di mira da alcuni delinquenti.

È una classica serata di esercizi e partitella ai campi Resia, di fianco al Palasport, quando un gruppo di ladri ha trovato una finestra socchiusa nel piccolo complesso che compone il blocco spogliatoi della struttura. Non serve un varco enorme, basta passarci per entrare passando dalla zona dal bagno, che poi è attaccata a quella dove i giocatori si cambiano. In poco tempo i ladri hanno rovistato tutto: dai borsoni alle tasche passando per ogni singolo centimetro delle panche.Nessuna tenerezza nella scelta di cosa portare via: praticamente tutto. Contanti, documenti, telefonini e persino le tute societarie con i loghi e i colori sociali della squadra. Scarpe comprese. Oltre al danno anche la beffa per i ragazzi che sono dovuti ritornare a casa con quello che avevano: gli indumenti utilizzati per l’allenamento o poco più. Presentata denuncia alla polizia che ora è sulle tracce dei responsabili del furto. Qualcuno ha anche avanzato delle ipotesi sulla possibile identità dei responsabili facendo riferimento ad alcuni episodi precedenti ma si tratta, chiaramente, di indicazioni in attesa di riscontro.

L’episodio fa il paio con quanto avvenuto la scorsa domenica alle 10 del mattino quando un ragazzo dodicenne è stato aggredito mentre si recava ad acquistare una pizzetta nel vicino baracchino del campo. Il giovane è stato aggredito da un altro ragazzo che gli ha requisito con la forza il denaro contante.

Di fronte alle proteste di alcuni compagni del derubato il ladro si è allontanato tranquillamente senza esserne particolarmente scosso. Anzi, non pago ha preso alcune pietre e di tutta risposta le ha scagliate contro il gruppo di ragazzini in segno di scherno. Uno di loro, però, ha avuto la prontezza di estrarre il proprio telefonino e scattare alcune foto del delinquente. «Un gesto di grande intelligenza - commenta un genitore presente quella mattina ai campi sportivi - che ha permesso di fornire un grosso aiuto ai poliziotti cui è stato prontamente denunciato l’accaduto. In questo modo l’identificazione di chi commette certi gesti diventa più facile e immediata. Può essere un esempio nell’incitare tutti i cittadini ad essere un po’ meno indifferenti rispetto a certi episodi e darsi da fare per aiutare le forze dell’ordine in tutti i modi possibili senza mettersi in pericolo».

Purtroppo nel caso del futrto negli spogliatoi non ci sono immagini scattate da chi si trovava nella zona. Alla sera, onestamente, è più raro il passaggio di gente nella piccola stradina che connette via Resia con il parco Europa da dove, presumibilmente, i malintenzionati si sono avvicinati al complesso degli spogliatoi. Lungo quel tratto, infatti, tranistano unicamente gli atleti e il più delle volte ad orari fissi che coincidono con l’inizio e la fine degli allenamenti.

I controlli delle forze dell’ordine sulla zona, comunque, continueranno ad essere frequenti per evitare il ripetersi di piccole delinquenze che possono rendere critica la situazione intorno all’area sportiva. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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