Fusione Sel-Aew, maxi vertice in Provincia

Accordo ormai definito, previste anche clausole di «sicurezza» in base alle riassegnazioni



BOLZANO. Maxi vertice sull’energia e la fusione di Sel e Aew ieri a Palazzo Widmann. C’erano tutti i protagonisti e la seduta ha definito in larga misura l’accordo. Con il presidente Arno Kompatscher si sono incontrati l’assessore Theiner, i sindaci di Bolzano e Merano Spagnolli e Januth con i vicesindaci Ladinser e Balzarini, i presidenti di Sel Sparber e il vice Polonioli, il presidente di Aew Marchi, dirigenti delle due società energetiche, i consulenti Hager e Brandstätter, alti dirigenti provinciali. La platea della grandi occasioni. L’accordo tra società, Provincia e sindaci è ormai definito, o quasi. Ma il voto definitivo, e anche il più temuto, è quello dei consigli comunali di Bolzano e Merano. In base alle delibere votate dai due Comuni, la delibera per la fusione dovrà arrivare in Consiglio entro la fine di gennaio. Il processo di fusione dovrebbe poi concludersi con tutti gli atti formali entro luglio. Prima, entro marzo, gli uffici provinciali si stima che dovrebbero terminare la procedura di riassegnazione delle grandi concessioni affidate a Sel con le gare truccate. E proprio gli scenari che si apriranno con le nuove assegnazioni hanno impegnato le trattative in questa ultima fase. L’accordo di base prevede che la Provincia detenga il 54,5% della nuova società energetica, Bolzano e Merano il 42%, la Selfin dei Comuni altoatesini il 3,5%. Nei patti verranno previste clausole di garanzia a favore dei soci per calibrare eventuali sommovimenti provocati dalle nuove assegnazioni. Se Aew supererà il 46% , con le nuove assegnazioni, Sel avrà la possibilità di uscire dalla società. Allo stesso modo Aew ha chiesto di garantirsi una via di uscita se dovesse scendere sotto il 40%. Delle grandi concessioni si è parlato ieri in consiglio provinciale. Riccardo Dello Sbarba (Verdi) ha segnalato che in base alla sentenza anche i disciplinari di concessione delle centrali ex Enel, fondamentali per fissare produzione e doveri, furono modificati in modo illegittimo. «L’ex assessore Laimer propose alla giunta, invece che quelli predisposti dall’Ufficio elettrificazione, la versione modificata dal direttore Sel, il tutto per favorire Se Hydropower», ricorda Dello Sbarba, che ha chiesto se tali disciplinari sono stati annullati, con il ripristino dei disciplinari originali. Theiner ha risposto che sono ancora in vigore, «ma saranno corretti nell’ambito della nuova valutazione. Non sono stati definiti i danni verso la collettività. Anche questo si potrà fare solo successivamente». Dello Sbarba ha reagito segnalando che i disciplinari originali ci sono, «è stupefacente che la giunta non si sia data da fare per cambiarli».













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