Gardena, l’estate ha fatto il pieno

Positivi i bilanci turistici, sospinti dai 30 mila pernottamenti in più rispetto al 2015 degli ospiti italiani


di Ezio Danieli


VAL GARDENA. L'estate, dal punto di vista delle previsioni meteorologiche, sembra destinata a proseguire. Le belle giornate di sole e il caldo nelle ore pomeridiane sono una "calamita" per numerosi turisti. Ma proprio dal punto di vista turistico, la bella stagione è ormai in archivio. O quasi.

I grandi alberghi, soprattutto nella zona dolomitica, stanno per chiudere i battenti. È il momento di tracciare i primi bilanci della stagione vissuta. Bilanci che sono positivi in val Gardena. Lo sostiene il direttore del consorzio turistico della valle Gunther Patscheider: "Siamo soddisfatti per come sono andate le cose almeno fino ad ora. Mancano ancora i dati ufficiali di agosto, ma si può tranquillamente dire che siamo su valori soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda i pernottamenti. E questo è un dato importante e significativo".

Merito anche e soprattutto degli ospiti italiani che sono tornati numerosi: "L'Italia - dice ancora Patscheider - resta il mercato principale per la Gardena. Finora abbiamo registrato un aumento di circa 30 mila pernottamenti da parte dei nostri connazionali rispetto all’anno precedente, per cui alla fine ufficiale della stagione turistica il saldo sarà largamente positivo”.

“Sono aumentati anche gli ospiti tedeschi e gli svizzeri - continua il direttore del consorzio turistico - E sono arrivati segnali importanti anche dal mercato inglese, nonostante le note difficoltà a causa dell’assenza di massicce rotte aeree disponibili in provincia".

La Val Gardena dunque resta zona di richiamo turistico anche nei mesi estivi. A cosa è dovuto il grande (e forse inatteso, almeno di queste dimensioni) successo di questa stagione? Gunther Patscheider cerca di dare una spiegazione: "Intanto il meteo ci ha regalato giornate di splendido sole, sia pure non per tutta l’estate. Poi c'è il fascino che continua ad avere la montagna, alimentato dalle strutture ricettive e dalla cordialità dei gardenesi nell’ospitalità. E c'è un altro fattore che può aver inciso: la paura per gli attentati che può aver pesato nella scelta della località dove trascorrere le ferie. Io non credo che questa paura sia stata determinante nell'esito della stagione, ma parliamo di uno stato d'animo che può avere indotto, ad esempio gli italiani, ad optare per località vicine e nella fattispecie per la Val Gardena”.

Ora si va verso l'inverno. Con quali prospettive? "Intanto - conclude Patscheider - c'è ancora da finire quest’estate. Le previsioni per tutta questa settimana sono buone per quanto riguarda le condizioni meteo. Perdurando il sole e le temperature miti, gli escursionisti non mancheranno. Il bilancio stagionale, già buono, potrà migliorare. Per l'inverno molto dipenderà dalla neve e dalle temperature. Se dovesse nevicare subito con una certa intensità, noi siamo pronti ad offrire il meglio della Gardena a partire dal ponte di Sant'Ambrogio, anche con manifestazioni di richiamo come quelle organizzate in estate che sono risultate ad alto gradimento”.

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