I rincari

Gas e luce, stangata da tremila euro 

Nel gennaio 2022 l’aumento in bolletta è del 55 per cento per l’elettricità e del 41,8 per il gas naturale: è un’impennata inedita. Fornitori da fuori provincia tempestano di offerte gli utenti: attenzione, perché potrebbero rivelarsi tagliole. Tutti i consigli del Ctcu


Sara Martinello


BOLZANO. Non bastava la stangata di ottobre. Quella di gennaio è ancora peggio, un rincaro medio del 55 per cento sull’energia elettrica; del 41,8 sul gas. Mentre arrivano le prime richieste di verifica su bollette salatissime rispetto all’anno scorso, ma pure, dal Ctcu si leva un avvertimento: attenzione a offerte apparentemente vantaggiose, perché potrebbero rivelarsi tagliole. «La speranza – così la direttrice del Centro tutela consumatori e utenti, Gunde Bauhofer – è che con aprile i prezzi tornino ai livelli ante aumento».

Al varo del Consiglio dei ministri c'è un intervento da 1,5 miliardi di euro. Il decreto Bollette, che mette in campo i proventi delle aste di Co2. Sono allo studio del governo altri interventi per 8-10 miliardi di euro. Altri 3,8 sono quelli inseriti nella manovra di bilancio. A livello nazionale, le associazioni per la tutela dei consumatori stanno ragionando sulla tassazione del profitto extra dei fornitori.

Le tasche dei consumatori quest’inverno si stanno svuotando. La prima impennata dal 2018 è stata nel quarto trimestre del 2020, un +15 per cento per l’elettricità e un +11 per il gas naturale. Un anno dopo, stangata del 29,8 e del 14,4 per cento. Fino al gennaio 2022, quando i valori sono schizzati verso l’alto. Nel 2020, con l’inizio della pandemia, la domanda era scesa e i prezzi si erano abbassati. Il minore rincaro del gas è dovuto all’abbattimento dell’Iva, portata al 5 per cento. Per l’elettricità l’imposta è rimasta al 10 per cento.

La direttrice del Ctcu altoatesino fornisce una stima: pur calcolata sui 12 mesi successivi, dà la dimensione del rincaro. Per l’energia elettrica (potenza 3 kW, consumo annuo 2.700 kWh, tariffa a maggior tutela) il prezzo annuo, imposte incluse, era di 524 euro nel febbraio 2020, di 563 nel giugno 2021, di 954 oggi, gennaio 2022. Per il gas (consumo annuo 1400 metri cubi standard, tariffa a maggior tutela) il prezzo annuo è lievitato dai 726 euro del febbraio 2020 ai 1.048 del giugno scorso ai 1.954 di oggi.

«Si è creata una sorta di “tempesta perfetta”. Aziende con sede fuori provincia stanno tempestando di offerte i consumatori, offerte che però spesso non sono affatto convenienti», denuncia Bauhofer. Il consiglio è di non perdere la calma e di riflettere bene sulle proposte. «In Alto Adige ci sono offerte molto trasparenti – prosegue – ad esempio quelle che applicano la tariffa dell’Autorità con uno sconto del 5 per cento. Altre invece necessitano che gli utenti facciano i conti sul consumo nel medio-lungo termine. Esiste anche il portale Arera (www.ilportaleofferte.it), utile a verificare la bontà della propria offerta».

In Alto Adige si può accedere a tutte le 700 offerte attive sul territorio nazionale. In più ci sono tre-quattro fornitori locali importanti. Le proposte si differenziano a seconda che il fornitore agisca nel mercato libero, e qui l’utente deve scegliere con accortezza, o che si tratti del mercato a maggior tutela, dove è lo Stato a determinare i prezzi. È questo a fare da asticella nel “misurare” le offerte del mercato libero. Ma è destinato a sparire.

Innanzitutto, lo sportello energia del Ctcu risponde a ogni domanda. Inoltre, sul sito consumer.bz.it si possono trovare diversi consigli. Qui riportiamo i primi segnalati da Bauhofer: «Se si usa il gas naturale, meglio risparmiare per reggere l’urto delle bollette; chi può dovrebbe fare l’autolettura del contatore e comunicare il valore corretto al fornitore, in maniera da prevenire salassi nel conguaglio.

Per quanto riguarda l’energia elettrica bisogna controllare sempre le kWh consumate, che dovrebbero variare sensibilmente solo tra l’estate e l’inverno, con oscillazioni bimestrali minime. Se vedete arrivare una bolletta alta chiamate il fornitore – fondamentale farlo prima della scadenza del pagamento – e chiedete la rateizzazione. Le bollette “pazze” da migliaia di euro per fortuna non sono frequenti, ma se la lettura indicata in bolletta è più alta del valore indicato dal contatore e se c’è una grande differenza tra i bimestri, bisogna far verificare il funzionamento del contatore o rivolgersi al Ctcu». Infine: la tariffa bioraria può far risparmiare? «È stata una grande promessa. Ma a conti fatti il risparmio annuo non si discosta dalla decina di euro...».













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