Genitori picchiati e umiliati dal figlio 

A carico del giovane, che ha 28 anni ed è tossicodipendente, la Procura della Repubblica ha chiesto il processo


di Mario Bertoldi


BOLZANO. È accusato di aver reso la vita impossibile ai propri genitori, più volte malmenati , minacciati e umiliati in un incubo senza fine legato agli effetti della droga. La Procura della Repubblica di Bolzano ha chiuso l’inchiesta a carico di un giovane di 28 anni (difeso dall’avvocato Francesco Marini di Bolzano) che ha trascinato l’intera famiglia in una situazione insopportabile. Furono proprio i genitori, ormai stremati e non più in grado di convivere con questo incubo, a provocare l’intervento dapprima dei servizi sociali e poi delle forze dell’ordine e della magistratura.

Nei giorni scorsi la Procura ha tirato le prime somme e ha chiesto il rinvio a giudizio del giovane che rischia di finire sotto processo con l’accusa di maltrattamenti nei confronti dei propri genitori. Il padre ha 68 anni, la madre 62. Mai avrebbero pensato di essere costretti a rivolgersi alla polizia per difendersi dal figlio che hanno visto crescere.

Secondo quanto emerso dall’inchiesta sarebbe stata la dipendenza dalla droga a portare al dramma. In effetti in casa quel figlio non solo era diventato un estraneo capace di ogni tipo di violenza ma per settimane e settimane ha anche saccheggiato la casa portandosi via gli oggetti di valore della famiglia per pagarsi di giorno in giorno le dosi di cocaina di cui il giovane faceva largo uso.

Il capo d’imputazione messo a punto dalla Procura della Repubblica è impressionante perchè è la dimostrazione delle sofferenze psichiche che i due genitori sono stati costretti a subire per oltre due anni e cioè dal 2015 al febbraio 2017. In più di un’occasione, ad esempio, il padre Giorgio è stato anche colpito con sberle e pugni al viso. La madre, invece, sarebbe stata più volte violentemente spintonata e gettata a terra in casa , tanto da essere costretta per un certo periodo a camminare con l’ausilio di una stampella. Come detto il comportamento del figlio era diventato un vero incubo per i due genitori che la sera si chiudevano a chiave nella stanza da letto. Un accorgimento che il 12 settembre 2016 non è però bastato a far vivere momenti realmente drammatici alla coppia, Il figlio infatti è rientrato a casa completamente ubriaco e, probabilmente sotto gli effetti della droga, non ha trovato di meglio che sfondare a spallate la porta della camera minacciando di mjorte i due genitori. Alla madre il giovane avrebbe più volte promesso di “farla a pezzi” per poi farla sparire colpendo il padre con schiaffi e pugni in pieno viso quando l’uomo interveniva in difesa della consorte, offesa, umiliata ed impaurita. Ora il giovane è davanti al giudice.













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