Gestione fondi Fse, accuse alla Provincia

I giudici contabili d’appello riducono della metà la somma da risarcire per i contributi alla Kervan



BOLZANO. Cinque anni fa furono condannati dalla Corte dei Conti al risarcimento di un presunto danno erariale per 259 mila euro. Ora in appello, sempre dalla magistratura contabile, hanno ottenuto una riduzione del 50 per cento dell’addebito in quanto i magistrati hanno riconosciuto una sorta di concorso di colpa da parte della Provincia autonoma di Bolzano. Trattandosi di gestione di soldi pubblici (nello specifico i fondi del Fondo sociale europeo) alcuni tratti della sentenza risultano decisamente gravi per l’amministrazione provinciale. Il caso in questione è quello che coinvolse due operatori culturali altoatesini, Irina Piva di 52 anni ed il marito Bruno Trenta di 68 anni, responsabili di due associazioni , la «Kervan Onlus» e la «Kervan Consulting». Entrambi furono accusati di aver truffato il Fondo sociale europeo (e con esso la Provincia autonoma) ottenendo contributi per corsi formativi sulla base di presunte dichiarazioni di spesa non veritiere a seguito di importi che sarebbero stati maggiorati. I due operatori culturali si erano sempre dichiarati estranei alle tesi accusatorie. Il procedimento in Corte dei Conti per danno erariale venne avviato dal procuratore contabile Robert Schülmers che intervenne sulla base di quanto emerse anche dal procedimento penale parallelo. Come detto ora la sentenza dei secondo grado della magistratura contabile ha sensibilmente modificato la condanna, riducendo la somma del risarcimento del 50 per cento. In sentenza i giudici della terza sezione giurisdizionale centrale d’appello della Corte dei Conti a Roma hanno riconosciuto buona parte delle argomentazioni sostenute dalla stessa Procura oltre che dagli avvocati difensori. «Non può non tenersi conto - si legge in sentenza - di una serie di fattori che la difesa ha ben evidenziato e sui quali anche il pubblico ministero d’udienza ha convenuto, relativi alla circostanza che i corsi di aggiornamento professionale finanziati vennero concretamente attuati, in un contesto ambientale impreparato o lacunoso...» C’è un altro passaggio molto importante e severo nei confronti dell’amministrazione provinciale a cui - secondo i giudici - vanno addebitate omissioni di controllo ». Dedotte alcune spese correttamente rendicontate, la riduzione del 50 per cento della somma da risarcire alla Provincia da parte di Irina Piva e Bruno Trenta è stata così ridotta a 94.648,54 euro.(ma.be.)

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