«Giù le tasse, via 600 mila clandestini» 

Forza Italia riparte dalle promesse di Berlusconi. La capolista Biancofiore: e per noi un’Autonomia in stile ladino



BOLZANO. A Bolzano come a Roma, non sono più tempi di ricche campagne elettorali. «Faccio praticamente tutto da sola con qualche amico, corro di qua e di là, da Bolzano al Trentino. Senza l’auto blindata della sottosegretaria Boschi»: Michaela Biancofiore racconta così le giornate nella doppia veste di candidata e coordinatrice regionale di Forza Italia. La deputata uscente sfida come candidata del centrodestra la vincitrice in pectore Maria Elena Boschi (Pd-Svp) nel collegio della Camera Bolzano-Bassa Atesina, ma la probabile rielezione arriverà dal listino proporzionale di Forza Italia per la Camera. Ne guida due, quello del Trentino Alto Adige e l’Emilia Romagna 4 (Reggio Emilia-Parma-Piacenza). La lista del proporzionale è stata lanciata a Bolzano dalla telefonata di Silvio Berlusconi in viva voce nella sede di piazza Vittoria.

Dopo Michaela Biancofiore, la lista (bloccata) è composta da Maurizio Carrara, Alessandra Lenzi e Cristian Zanetti. Oltre all’alternanza donna-uomo per rispettare le quote rosa, la lista forzista unisce due politici e due debuttanti, «esponenti della società civile che Berlusconi ha voluto con forza inserire in questa tornata elettorale», riassume Biancofiore.

Ecco allora la deputata e Cristian Zanetti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Trento. Le novità, scelte da Berlusconi, sono Alessandra Lenzi e Maurizio Carrara. Entrambi non sono originari del Trentino Alto Adige, ma, puntualizza Michaela Biancofiore, hanno rapporti ben più solidi con la nostra regione rispetto alla sottosegretaria Boschi, che ci frequenta per le vacanze e il Carnevale». Alessandra Lenzi, funzionaria dell’Agcom, nata a Roma, ha vissuto a Trento per motivi familiari. «Mia figlia si considera trentina a tutti gli effetti», specifica la candidata. Carrara, industriale del settore della carta, è toscano, ma ha frequentato a lungo il Trentino «quando la mia famiglia possedeva le cartiere di Villa Lagarina.

Forza Italia partecipa a queste elezioni politiche in alleanza con la Lega e Fratelli d’Italia. «Forza Italia ha un proprio programma nazionale, cui affianco un programma per il Trentino Alto Adige, che presenteremo nei prossimi giorni», spiega Biancofiore.

Berlusconi è tornato a parlare di flat tax al 23%, misura contestata dagli avversari e ritenuta non applicabile. «Certo che la flat tax è la risposta per fare ripartire i consumi e l’economia e per fare percepire ai cittadini il giusto equilibrio tra tassazione e servizi dello Stato», reagisce Michaela Biancofiore. Forza Italia non si sottrae al richiamo del tema «sicurezza»: «Anche il nostro Alto Adige è immerso nell’allarme sulla sicurezza. In Bassa Atesina non c’è quasi casa che non sia stata visitata dai ladri. Le proposte: telecamere ovunque, controllo del territorio, poliziotti di quartiere». Dalla sicurezza ai migranti: «Come dice Berlusconi, i profughi sono nostri fratelli, ma vanno espulsi 600 mila irregolari. L’Italia non può accogliere l’Africa». Berlusconi insiste molto sui «nonni», «li chiamiamo così, perché anziani è una parola che non gradiscono. L’impegno è portare le pensioni minime a mille euro al mese». Cosa farà Michaela Biancofiore per il Trentino Alto Adige, se rieletta? «La vicenda della Convenzione per l’autonomia ci dice quanto sia urgente la riforma dello Statuto. In Parlamento mi impegnerei per una revisione dell’autonomia sull’esempio dei ladini: una autonomia senza prevaricazione tra i gruppi linguistici, senza lacci come l’obbligo di patentino e proporzionale in settori come la sanità. E poi immersione linguistica per imparare le lingue». (fr.g.)

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