Gli altoatesini a caccia di centri commerciali

L’Astat: il 27% delle famiglie va fuori provincia. Abbigliamento e alimentari: preferita l’Austria (50%) e l’Italia (20%)


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Tre altoatesini su dieci dal 2005 al 2012 hanno fatto shopping fuori dall’Alto Adige e nel 2012 la meta preferita in assoluto è stata l’Austria. Questo il dato che emerge dall’ultimo rapporto Astat sulle abitudini di acquisto della famiglie nostrane, sempre più attratte dai centri commerciali - che qui restano quasi tabù - ma anche dal commercio online e da catalogo.

Se gli articoli più ricercati sono abbigliamento e generi alimentari il vero boom lo registra l’acquisto in Internet di apparecchi elettronici ed elettrici (38%). Ma perchè gli altoatesini preferiscono spendere denaro fuori dai confini i patrii? Lo fanno - ci dice l’Astat - perchè sono convinti di spendere meno, di trovare una scelta più ampia di prodotti e l'apertura prolungata dei negozi. La meta più gettonata è l’Austria - preferita da più della metà di chi se ne va - seguita dal resto d’Italia (le altre regioni nel 14% dei casi ed il Trentino nel 6%). E quasi tutti vanno in cerca di una sola cosa: il tanto agognato centro commerciale.

I risultati parlano chiaro: circa un terzo delle famiglie residenti in Alto Adige fa shopping o più semplicemente la spesa fuori dal territorio provinciale. Le caratteristiche dei nuclei familiari che prediligono le trasferte sono la giovane età e il livello di istruzione medio alto. Più della metà ha meno di 40 anni, un diploma universitario o una laurea e figli piccoli. Ma cosa comprano fuori dall’Alto Adige? Soprattutto capi di abbigliamento e alimentari (33,8% e 21,7% sul totale speso).

Dateci il centro commerciale. L’indagine Astat ci dice che il centro commerciale è il canale di acquisto preferito in assoluto. Piace trovare in un unico luogo una gamma più o meno ampia e diversificata di prodotti nei vari settori. Piace trovare servizi supplementari che vanno dai parcheggi comodi, all’assistenza ai bambini ai ristoranti di vario tipo. La predilezione per il centro commerciale emerge in quasi tutti i tipi di beni acquistati, eccezion fatta per gli apparecchi elettronici ed elettrici così come per esempio i prodotti per la cura del corpo, per i quali si preferisce il commercio online.

Il prezzo. Dall’inizio delle rilevazioni - scattate nel 2005, il prezzo è stato sempre la ragione principale per cui gli altoatesini voltano le spalle a casa loro. E anche nel 2012 per ogni categoria di beni acquistata, almeno il 60% degli acquisti effettuati fuori provincia (compresi commercio elettronico e acquisti su catalogo) è motivato dal fatto che altrove conviene, insomma costa meno.

La scelta. Un ulteriore importante motivo è, sempre secondo le famiglie interpellate dall’Astat, la scelta più ampia tra più modelli e più marche di beni dello stesso tipo che in Alto Adige appare ai più limitata. Abbigliamento e alimentari. Abbigliamento e generi alimentari sono anche quei beni, per i quali le famiglie altoatesine spendono più denaro. Seguono poi chiaramente distanziati gli apparecchi elettronici ed elettrici, l’arredamento e oggetti per la casa e gli altri beni. In confronto all’anno precedente spendono in media di meno, sia gli acquirenti fuori provincia abituali (da 308 a 226 euro) sia quelli occasionali (da 258 a 216 euro). In parole povere la crisi morde.

Commercio online. Colpisce l’alta percentuale di acquisti effettuati in Austria online soprattutto per quel che riguarda apparecchi elettronici ed elettrici (38,5%). In questa categoria di beni sembra che i vantaggi di un acquisto fatto in Internet, la trasparenza delle offerte di prezzo e la grande scelta di merce, abbiano fatto la differenza.

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