Gnecchi: «La Volkspartei non ha tradito il Pd»

I Verdi: «Col suo voto salva-Silvio la Svp ringrazia il governo delle ultime concessioni»



BOLZANO. «La sfiducia non è passata per tre voti, segno chiarissimo che la governabilità di questo Paese sarà un dramma quotidiano. Credo che anche oggi la Camera andrà sotto sui rifiuti in Campania». L'onorevole altoatesina del Pd, Luisa Gnecchi, si scaglia contro i due deputati dell'Idv che hanno votato no alla sfiducia ed assolve l'Svp: «Il vero guaio l'hanno fatto quei due, altro che l'Svp. La Biancofiore canta vittoria, parla di avvicinamento al Pdl, ma per me non sa quel che dice. Trovo che la Stella alpina sia rimasta fedele a se stessa. Il partito si è sempre astenuto sulla fiducia e continua a farlo, non capisco dove stia la novità». Onorevole, non accusa quindi l'Svp di aver tradito il patto di ferro con il Pd? «Assolutamente no. Vorrei rammentare alla Biancofiore che l'Svp si era astenuta sulla manovra di luglio contro la quale la giunta provinciale ha poi fatto ricorso!». Non la pensano affatto così i Verdi che parlano a chiare lettere di decreto salva-Silvio. Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss - consiglieri provinciali - ed i coportavoci Brigitte Foppa e Sepp Kusstatscher non spiegano che il governo Berlusconi si è salvato per pochi voti e tra questi c'è anche l'"aiutino" garantito dalla Svp con le sue astensioni che stavolta, con una maggioranza sul "filo di lana", sono state molto di più di una semplice "neutralità". «I parlamentari Svp hanno contribuito da giorni ad alimentare l'impressione che, tra pentimenti e scelte pilatesche, il premier se la potesse cavare. Non a caso, nella sua prima intervista, il ministro Gasparri ha ringraziato per prima cosa la Svp citando il suo non voto come "segno di sostegno al governo"! Col suo voto salva-Silvio la Svp ringrazia il governo della comprensione sulla toponomastica, dello smembramento del parco dello Stelvio e di altre piccole concessioni. Un voto di scambio che conferma il cinico egoismo che caratterizza il rapporto tra Svp e Roma: Alto Adige prima di tutto, patto anche col diavolo pur di ottenere piccoli e grandi favori. Come se tutto il mondo non esistesse: come se non esistesse una Europa che considera il premier italiano uno dei più pericolosi e imbarazzanti uomini politici dei nostri tempi». I Verdi chiedono a tutto il centrosinistra, e in particolare al Pd, di non far finta che nulla sia successo (mentre anche in Alto Adige la Svp governa col centrodestra importanti Comuni come Merano e Brunico). «Gli elettori di centrosinistra hanno il diritto di mandare a Roma persone di cui si sa con chiarezza da che parte stanno e che nel momento decisivo non offrano il loro "aiutino" a un governo dannoso per l'Alto Adige e l'Italia».

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