“Gramigna”, storia di Luigi che ha detto no alla camorra 

Film e dibattito. Domani alle 20.30 a Regina Pacis incontro con Luigi Di Cicco, figlio di un boss, che ha avuto il coraggio di scegliere la legalità rompendo le “regole” della criminalità



Bolzano. Domani, mercoledì 24 luglio alle ore 20,30 nel piazzale di Regina Pacis (in caso di maltempo nella Sala Teatro di Regina Pacis)il Club della Visitazione, in collaborazione con il CINE' MUSEUM di Bolzano, presenta il film "Gramigna" - "Volevo una vita normale" tratto dal libro scritto da Luigi di Cicco, figlio di un potente camorrista, che ha deciso di non seguire le orme del padre. Luigi di Cicco sarà presente alla manifestazione per parlare della sua difficile scelta. Il film è tratto dall’omonimo libro scritto da Luigi di Cicco insieme al giornalista Michele Cucuzza.

Il libro racconta la storia vera della vita di Luigi, figlio di un boss della camorra condannato all’ergastolo, che ha fatto una scelta di vita diversa da quella del proprio padre, dei fratelli del padre e della famiglia di origine: sposando la luce della legalità, ha deciso di non seguire le ombre paterne, il buio della criminalità organizzata, del crimine, degli omicidi, del malaffare, dei facili guadagni e del carcere. Ha scelto la luce della legalità, ha deciso con forza una nuova vita, fatta di impegno e libertà.

Luigi Di Cicco, cresciuto in un ambiente malavitoso e violento, è riuscito a non seguire un percorso segnato e un destino all’apparenza prestabilito, a resistere a continue tentazioni, a non cedere alla lusinga di facili guadagni e alla mitizzazione del ruolo del boss mafioso, a sopportare umiliazioni, a non reagire a provocazioni. L’infanzia e gioventù di Luigi non sono state facili, bensì costellate da esperienze di dolore e tristezza, assenza del padre, crisi ed emarginazione, ma pur circondato da difficoltà è sempre stata più forte la convinzione profonda e la volontà di una vita di libertà e legalità. Domani Di Cicco racconterà come è nata l’idea di scrivere il libro e della scelta e del significato del titolo e sottotitolo, dello stile di scrittura, della validità dello strumento del libro e dell’importanza del film per veicolare messaggi e contenuti positivi, di legalità, speranza, dignità e libertà, di possibilità concreta di realizzazione del sogno di una vita pacifica, nel rispetto delle regole e valori fondanti della nostra società. Sarà l’occasione per ripercorrere con Luigi i momenti salienti della sua vita familiare e personale, di esplorare la sua infanzia ed adolescenza nell’ambiente della criminalità organizzata, in cui è cresciuto; di conoscere i momenti più significativi della sua vita da giovane adulto. L’evento è promosso e realizzato con il patrocinio dell’Unicef nell’ambito del Progetto per la legalità.















Altre notizie

Attualità