Gries esasperata dai 17mila pendolari: fate tram o variante

Warasin (Circoscrizione): «Bolzano senza grandi opere, pronti a manifestare». Gallo: «La Provincia ci ascolti»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. «Ogni giorno transita per via Vittorio Veneto e Piazza Gries un esercito di 17 mila pendolari. Non è possibile che ogni paesino dell’Alto Adige abbia una circonvallazione e che il capoluogo sia senza grande opere. Stiamo pensando di organizzare una manifestazione di protesta». Peter Warasin (Svp), presidente della Circoscrizione Gries, alza la voce. «Non è giusto tacere quando la situazione si è fatta pesante, che la politica trovi una soluzione». L’assessore comunale ai lavori pubblici, Luigi Gallo, dice che Warasin sfonda una porta aperta: «Sono contento che la città sia unita in questo tipo di richieste perchè solo così facendo riusciremo a fare pressione sulla Provincia, l’unica in grado di addossarsi la spesa delle grandi opere». Il traffico aumenta in tutta la città ma ci sono zone dove la pressione si fa ogni anno più pesante. Piazza Gries e via Vittorio Veneto soffrono in maniera particolare. «Non certo per colpa dei residenti - riprende Warasin - che tra il resto quando possono escono in bicicletta, ma per colpa dei pendolari che arrivano ogni mattina dall’Oltradige e dal Meranese. E poi non dimentichiamoci del traffico verso l’ospedale. E guardate che non ce l’ho con chi salta in macchina, perchè evidentemente non ha alternative, per venire a lavorare ma ce l’ho con chi negli anni non si è dato da fare per ripensare la viabilità. Da anni ci spiegano che siamo lì lì per partire con i lavori per la variante alla statale 12 in galleria fino a ponte Campiglio e non si vede niente. Ci eravamo illusi che il tram o il Metrobus facessero lasciare l’auto a casa a tutto l’Oltradige ma si fa solo un gran parlare e non ci sono novità concrete. Speravamo che almeno la galleria sotto Monte Tondo ed una variante sotto il Guncina potessero farci respirare ma non si vede nulla. Non capiamo perchè ogni paesino dell’Alto Adige, beato lui, possa contare su una variante e penso alla Val Pusteria, alla Venosta, ad Appiano ad Ora... e Bolzano debba sempre restare in attesa. Non ritengo che questo modo di fare sia corretto. Anche chi abita, vive e lavora nel capoluogo ha delle esigenze che vanno rispettate». Gallo trova importanti le parole del presidente di Circoscrizione. «Sono contento perchè Bolzano sta cambiando. Sta emergendo, infatti, una forte sensibilità trasversale ai partiti ed ai gruppi etnici. I problemi ed i disagi sono di tutti ed è giusto che la città porti avanti unita le sue istanze. Se facciamo così pesiamo anche di più e la Provincia non può non starci ad ascoltare o far finta di non sentire. Bolzano deve crescere come giustamente ha fatto ogni paesino di provincia ma non può aspettare in eterno e non è possibile che per il capoluogo non si trovino mai i soldi che servono. Prendiamo la variante alla statale 12, la Provincia continua ad aspettare il finanziamento dell’A22 che sta aspettando di sapere se avrà o meno la concessione e intanto ci rimette Bolzano. Il tram aspetta e nel frattempo la Provincia ci propone la soluzione Metrobus - che ci convince poco - e si continua a perdere tempo. Credo che sia arrivato il tempo di muoversi».

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