Grieserhof, nuova casa di riposo da diciotto milioni di euro

Progetto approvato, per metà finanziato dalla Chiesa: 60 posti letto e 30 appartamenti singoli e doppi Costruisce la fondazione S.Elisabetta: «Attendiamo con fiducia il contributo di Comune e Provincia»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Diciotto milioni di euro, finanziati per metà dalla Chiesa, per metà da Comune e Provincia. Sarà il nuovo Grieserhof. Dello storico edificio di Gries manterrà esclusivamente la facciata del corpo centrale, l’originale ottocentesca villa Aufschnaiter, dove sta il caratteristico timpano. Abbattute le ali laterali, oltre al fabbricato principale, che verrà ricostruito, se ne realizzeranno altri due moderni, abbattendo buona parte degli alberi d’alto fusto oggi presenti nel parco e ritenuti dalla giardineria comunale vetusti, al termine della loro vita e in parte pericolosi. Ne uscirà un centro anziani con 60 posti letto e 30 appartamenti protetti fra singoli e doppi. Il progetto dello studio di architettura Pardeller Putzer e Scherer di Bolzano è stato approvato in commissione edilizia e ora è in attesa che la giunta comunale dia il via libera alla convenzione con l’Azienda servizi sociali di Bolzano, tramite le cui graduatorie si potrà accedere alla struttura. A gestirla sarà la Fondazione ecclesiastica Santa Elisabetta di Nalles, alla quale le suore terziarie francescane, proprietarie dell’edificio, hanno concesso gratuitamente il diritto di superficie per poter demo-ricostruire.

A raccontare in dettaglio lo stato di avanzamento del progetto è il presidente della fondazione, Christian Klotzner. Dei quattro passaggi formali necessari alle realizzazione del complesso, due sono già stati esperiti: variante urbanistica e concessione edilizia. Ora mancano la convenzione con il Comune, attesa a breve con l’auspicio di un sostanzioso contributo municipale, e il parere del comitato tecnico provinciale. L’assessore provinciale alla sanità e al sociale Martha Stocker ha però già benedetto il progetto, ritenuto innovativo.

Il vialetto d’entrata alberato su via Vittorio Veneto, simbolo di Gries, rimarrà intatto e costituirà un accesso esclusivamente pedonale (le auto entreranno da vicolo Bersaglio) a quello che sarà il nuovo ampio parco. Dove, su prescrizione comunale, dovrà essere piantato un numero di alberi d’alto fusto almeno pari a quelli abbattuti. Sarà aperto di giorno, chiuso di notte. I bolzanini potranno passeggiarvi liberamente. Attraversandolo fino in fondo si potrà raggiungere a piedi vicolo Bersaglio e da lì la vecchia parrocchiale di Gries e le passeggiate del Guncina. Il tutto senza percorrere la ripida e stretta via Cologna. E potendosi fermare a bere un caffè al bar del nuovo Grieserhof.

Il centro anziani sarà suddiviso in quattro sezioni più piccole, raccolte, da 15 posti l’una, per dare agli anziani il modo di sentirsi a casa. I 60 posti letto saranno convenzionati con la Provincia; di questi, 45 verranno assegnati in base alle graduatorie comunali di Assb. Dei 30 alloggi protetti da uno o due posti, che verranno affittati agli anziani autosufficienti o semi-autosufficienti, metà verranno realizzati con mezzi propri dalla fondazione Santa Elisabetta e quindi gestiti privatamente. Gli altri saranno invece convenzionati. «Non vogliamo sia una residenza per ricchi, ma libera a tutti».

La struttura sarà comunque polifunzionale e il più possibile aperta ai cittadini. Sia come luogo di svago che per i servizi erogati, non solo agli anziani. Oltre a un centro di ritrovo diurno per la terza età, si prevede la presenza di un ambulatorio per quattro medici di famiglia, la cui apertura è sostenuta dalla sanità provinciale. I medici di base, lavorando su più turni, potrebbero coprire l’intera settimana, fornendo alla zona un servizio oggi inesistente. È nelle intenzioni della fondazione anche l’apertura di uno spazio infanzia, dedicato ai bimbi da uno a tre anni.

La fondazione si augura di riuscire a concludere i passi burocratici nel giro di qualche mese, massimo un anno. Una volta trasferiti i malati psichici oggi ospitati dal Grieserhof nella nuova sede di via Fago, ormai terminata, si potrà avviare il cantiere, che durerà un anno e mezzo.

La stima ottimistica - ossia se arriveranno presto i nove milioni di euro di finanziamenti pubblici che mancano all’appello - è che si possa aprire fra tre anni.

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