Höller, la «falegnameria» che arreda i super yacht

Dal piccolo artigianato all’azienda di successo che oggi dà lavoro a 40 persone A Laives si sta producendo il mobilio per la sesta nave di lusso: lunga 150 metri


di Bruno Canali


LAIVES. Da falegnameria tradizionale ad eccellenza nel settore degli yacht da sogno, una nicchia esclusiva frequentata da fortunati miliardari, dove non si scende a compromessi sulla qualità, il tutto grazie al coraggio e all'intraprendenza di Klaus Höller, oggi a capo di una ditta con 40 dipendenti che ha sede in zona industriale a Laives.

L'avventura, come racconta lui stesso, è iniziata nel lontano 1949 a Bolzano, con la falegnameria del padre: "Strada facendo si è manifestata l'esigenaza di ampliarci - dice Klaus Höller - e abbiamo trovato lo spazio qui a Laives, dove ci siamo trasferiti nel 1975.

Il settore della falegnameria non è dei più facili: o sei piccolo artigiano e sopravvivi con lavoretti, oppure devi iniziare a pensare in grande e allargare gli orizzonti".

E' quello che Höller ha fatto e infatti, dalla sua ditta sono usciti gli arredi di tante istituzioni, pubbliche e private, come l'Università di Bolzano, la nuova chiesa e il municipio di Laives, la sede della Raika di Lana, alberghi un po' ovunque, anche all'estero, residenze di lusso e tante altre ancora. "Già mio padre però aveva il pallino della qualità - continua Klaus Höller - convinto che il solo prezzo basso non faceva sopravvivere l'impresa e occorreva pensare al di là della tradizionale lavorazione del legno".

Il passaggio all'arredamento di interni per yacht superlusso è stato abbastanza fortunoso: "Mi è capitato di visitare il salone nautico di Montecarlo - ricorda Höller - dove c'erano queste imbarcazioni da sogno. La prima volta avrei voluto vederne gli interni ma non si poteva. Poi ho incontrato casualmente un amico svizzero che aveva le entrature giuste e così ho potuto ammirare queste meraviglie che mi hanno affascinato".

La scintilla è stata lì e ho iniziato a farmi conoscere. Ricordo che la prima chiamata mi arrivò da un cantiere australiano: mi manifestarono interesse verso la nostra produzione ma poi, per un bel po' di tempo non si fecero più sentire. Un giorno (del 2013) arrivano dei soldi dall'Australia che non capisco; chiamo e mi dicono che è un primo acconto per il lavoro, il primo che abbiamo fatto".

Oggi l'azienda di Laives sta lavorando all'arredamento del sesto yacht (che il titolare preferisce definire "nave" dato che raggiunte i 150 metri di lunghezza) barche da sogno, delle quali sinceramente non conosce il nome del proprietario.

“Sopra i 60 metri siamo nel vero lusso e nell'assoluta qualità - afferma Höller - e anche per me sono top secret i nomi dei committenti, così come come non possiamo divulgare foto di determinati particolari degli oggetti che stiamo realizzando. Posso solo dire che vengono utilizzati materiali e legni pregiatissimi e che la lavorazione richiede una precisione estrema e una qualità senza compromessi".

Ecco, la qualità innanzi tutto, perchè oramai la Höller assomiglia ben poco ad una falegnameria tradizionale (il profumo piacevole del legno comunque si sente sempre entrando) ma ha assunto piuttosto le sembianze di un laboratorio di precisione grazie ad investimenti consistenti per macchine all'avanguardia che la pongono fra la ridotta rosa di ditte del settore a livello europeo, capace di competere oramai sul mercato globale del superlusso.

Questo fa sì che l'azienda si stia espandendo e infatti Klaus Höller aggiunge anche che intenderebbe assumere ulteriore personale specializzato da inserire, dopo l'adeguata formazione, in azienda.

"Il mercato va bene - conclude - ed è in ripresa: quello degli yacht da 100 metri in su non ha crisi e per noi oramai il settore privato rappresenta la parte preponderante del lavoro, l'80% del quale all'estero".

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