nel 2017 solo un nuovo infetto 

Hiv in regressione Contagi più difficili

BOLZANO. Un alberello con profilattici appesi al posto delle palline colorate natalizie e una sessantina di candeline accese in ricordo di chi non è sopravvissuto affrontando una malattia, l’Aids,...



BOLZANO. Un alberello con profilattici appesi al posto delle palline colorate natalizie e una sessantina di candeline accese in ricordo di chi non è sopravvissuto affrontando una malattia, l’Aids, che sino ad una ventina di anni fa non lasciava scampo. La situazione, per fortuna, oggi è meno drammatica. Ieri, però, in occasione della giornata mondiale contro l’Hiv, l’associazione di assistenza e prevenzione ProPositiv nella sua sede di via Bari ha voluto ricordare così chi ha dovuto convivere con lo spettro della morte e non ce l’ha fatta. Da allora le cose sono molto cambiate ma contro il virus non si deve comunque mai abbassare la guardia perchè se da un lato la mortalità è stata quasi azzerata (oggi i casi letali sono lo 0,5 per cento) dall’altra continua ad esserci la necessità di un monitoraggio clinico costante per individuare in tempi brevi eventuali nuovi contagi e bloccare la possibile malattia con le nuove terapie dimostratesi molto efficaci. La sensazione è che l’Aids oggi faccia meno paura anche se resta una malattia grave che si riesce a controllare (con una aspettativa di vita che può giungere a 30 anni) ma dalla quale per il momento non si guarisce. Dunque la prevenzione (che passa anche attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dei più giovani) resta fondamentale. E su questo fronte l’associazione ProPositiv di Bolzano (in prima fila da 25 anni) continua a garantire un servizio decisivo. La statistica fornita ieri è positiva. Al 31 ottobre 2017 erano stati eseguiti (dall’inizio dell’anno) 410 test dell’Hiv (in lieve calo rispetto al 2016) e solo uno è risultato positivo. (ma.be.)

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