LE ANALISI

Hotel «Covid free»: al via a 20 mila test sierologici  

Si parte con gli esami veloci fatti su tutto il personale che opera all’interno delle strutture alberghiere. Widmann: «A breve assieme ad Eurac e Astat faremo 5.500 test sulla popolazione altoatesina, Val Gardena esclusa»


ANTONELLA MATTIOLI


Bolzano. Al via 20 mila test rapidi sul personale che lavora negli alberghi. La parola d’ordine è fare presto: bisogna “scovare” il virus che ancora si annida nei soggetti asintomatici ed evitare nuovi contagi. Bisogna approfittare di questi giorni che precedono la ripartenza della stagione turistica, per testare i gestori delle strutture alberghiere e il personale. Anche un solo caso positivo all’interno di un albergo potrebbe - vista la rapidità con cui il virus ha dimostrato di potersi diffondere - contagiare più persone. È vero che - da settimane ormai - la curva dei contagi in Alto Adige si è appiattita, ma è anche vero che la cautela è d’obbligo. Basta vedere cosa succede in Cina, dove tutto è iniziato e dove tutto sembrava finito: a Pechino, in questi giorni, si è acceso un nuovo focolaio che ha costretto le autorità ad isolare il Peking University International Hospital, fiore all'occhiello della sanità della capitale cinese, dopo che un'infermiera è risultata positiva ai test del Covid-19 per essere entrata a stretto contatto con un paziente.

20.000 test negli alberghi

Questa la premessa per spiegare l’importanza della campagna sierologica che partirà domani, in concomitanza con la presentazione alla stampa in programma in mattinata a Palazzo Widmann, e riguarderà circa 20 mila soggetti (il 30% arriva da altri Paesi e altrettanti da altre regioni italiane) che, a vario titolo, lavorano all’interno delle strutture alberghiere. La campagna è il frutto della collaborazione tra Provincia, Associazione albergatori, Camera di commercio, Asl e Croce Bianca. Ai costi dell’operazione che punta a ridurre al minimo le infezioni ed aumentare la sicurezza, contribuiscono anche l’Associazione albergatori e la Camera di commercio.

I test sierologici rapidi verranno effettuati - su base volontaria ovviamente - da personale della Croce bianca: si parte domani dalla zona di Tirolo, Scena, Merano. La Croce bianca mette a disposizione una ventina di team con due collaboratori ciascuno che effettueranno i test sierologici rapidi (su un piccolo campione di sangue), in tutta la provincia. Chi dovesse risultare positivo, ovvero aver sviluppo gli anticorpi, dovrà ovviamente fare il tampone per verificare se la malattia sia ancora in corso, magari in forma asintomatica però comunque contagiosa. Questo eventuale secondo esame verrà fatto nel giro di pochi giorni, per evitare le due settimane di quarantena quando non sia necessario. Il vantaggio di questi esami è la rapidità, hanno però anche un certo margine di errore. Per questo la Provincia, nell’arco di un mese, vorrebbe effettuare sempre sul personale delle strutture ricettive, un’altra campagna di screening che richiede tempi più lunghi ma dà risultati più precisi.

5.500 test sulla popolazione

«Inoltre - spiega l’assessore alla sanità Thomas Widmann - a breve presenteremo la campagna di test sierologici organizzata assieme ad Astat ed Eurac. Ne verranno effettuati 5500 in tutto l’Alto Adige, ad eccezione della Val Gardena dove sono già stati fatti. Obiettivo? Rilevare come e quanto si è diffuso il virus in provincia. In Val Gardena abbiamo scoperto che solo il 26,8% della popolazione è venuta in contatto con il Covid e quindi siamo ben lontani dall’immunità di gregge».

Croce Rossa

Intanto prosegue l’iniziativa promossa a livello nazionale da Istat e Istituto superiore di sanità, assieme alla Croce Rossa. La ricerca degli eventuali anticorpi viene fatta con un prelievo di sangue. «Ne abbiamo già effettuati 500 - spiega Manuel Pallua, presidente provinciale della Cri - abbiamo altre 1.000 persone del campione individuato da contattare. In Alto Adige coloro che rifiutano sono il 65%. Percentuale che si riduce al 30% nel capoluogo dove l’adesione è più elevata. L’iniziativa si concluderà la prima settimana di luglio».

 













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