I precari dell’Assb: rischia chi ha già lavorato tre anni

Librera: «Più tutele da marzo ma non potremo garantire il posto a tutti» Tensione e rissa sfiorata alla casa di riposo tra sindacalisti, operatori e dirigenti


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. Grande partecipazione ieri degli ottanta operatori “a rischio”, all’assemblea indetta a Don Bosco dal direttore delle case di riposo Carlo Alberto Librera. Volti tesi dei tanti dipendenti che rischiano di perdere il lavoro. «La situazione - secondo Librera - sta evolvendo in maniera positiva, nel senso che abbiamo trovato il modo di salvarli tutti almeno da marzo. Poi il problema potrebbe riguardare quei lavoratori che non hanno superato il concorso e hanno lavorato più di trentasei mesi. Ci potrebbero essere altri Oss, non gli Osa che hanno una qualifica superiore ma lavoratori che non hanno lavorato trentasei mesi, magari appena usciti da scuola, che a rigor di legge (secondo il Jobs Act) potrebbero avere più diritto di lavorare rispetto a questi. Insomma, chi ha vinto il concorso è stato messo di ruolo, chi lo ha superato ma non lo ha vinto ha diritto a essere chiamato per primo quindi avrà un contratto e potrà lavorare per trentasei mesi, quelli che non l’hanno superato, purtroppo, sono i più precari fra questi».

Per Caterina Foti dell’Ugl: «Il problema rimane la delibera provinciale del 2009 che obbliga le case di riposo ad assumere il 45 per cento di figure Osa che andrebbero a sostituire gli Oss non di ruolo, una delibera assurda che metterà in strada persone con famiglia e mutui da pagare».

Non solo, secondo la sindacalista, gli Osa, sono figure che esistono solo a livello provinciale mentre a livello nazionale ci sono i super Oss, dunque chi si specializza in Alto Adige non sarebbe poi riconosciuto nel resto d’Italia, e viceversa. Un’anomalia che non cambia comunque il destino di quei lavoratori che non hanno vinto il concorso e per i quali si preparano tempi difficili con contratti precettati di due mesi. Tuttavia il direttore Librera è stato molto positivo e ha detto che al momento la richiesta di Oss sarebbe addirittura maggiore dell’offerta.

La riunione è poi sfociata in bagarre quando il direttore ha richiamato i sindacati presenti ad attenersi ai temi stringenti invitando le sigle presenti a: «non trasformare la riunione in un’assemblea sindacale», ventilando l’ipotesi di lasciare l’aula. L’ipotesi che si è quasi concretizzata qualche minuto dopo quando con il proseguire dello scontro tra il delegato della Cgil Marco Maffei e la Foti, Librera ha invitato i suoi collaboratori ad alzarsi e lasciare la riunione, intenzione poi rientrata quando i lavoratori hanno richiesto a gran voce ai delegati il rispetto della riunione e un approfondimento delle questioni aziendali a cui la dirigenza ha risposto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità