BOLZANO. «I nuovi Pas per insegnanti? Costano davvero troppo». A sostenerlo è un gruppo di docenti precari, che ritiene la tariffe richieste assolutamente eccessive soprattutto per chi un lavoro ancora non ce l’ha o ne ha uno a tempo parziale. Il portavoce di questo gruppetto è un insegnante (supplente) di scuola media, quest'anno disoccupato come parecchi altri colleghi. «Sono stato ammesso al corso Pas della mia classe di concorso che dovrebbe partire in autunno presso l'università di Trento». I candidati di Bolzano sono stati aggregati a quelli trentini in virtù alla collaborazione tra i due atenei per quanto attiene i corsi abilitanti. «Apprendo ora che il costo di questo corso di abilitazione, indispensabile per gli insegnanti non abilitati, ammonta a 2500 euro. Si tratta di una cifra non esigua per qualsiasi persona con un lavoro normale, a maggior ragione per un insegnante disoccupato da mesi. Ho già chiesto a più livelli (ufficio Pas dell'università di Trento, rettrice dell'università di Trento, Intendenza scolastica italiana di Bolzano, distretto socio-sanitario di Egna) se c'è la possibilità di fruire di uno sconto, di una riduzione sul costo del corso, ma la risposta purtroppo è sempre stata negativa. Ho scritto anche all’assessore Tommasini senza ottenere risposta. Sarebbe cosa non da poco per gli insegnanti nella mia situazione pagare una sorta di "retta sociale", anche perché credo che l'università di Trento nella fattispecie, ma riguarda anche quella di Bolzano, dovrebbe venire incontro agli studenti in condizioni economiche disagiate. Oltretutto le università attivando i corsi Pas per le diverse discipline otterranno un enorme introito economico visto che sono centinaia gli insegnanti "regionali" coinvolti in questi corsi».

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