Il bidoncino ferma i pendolari dei rifiuti

In numerosi comuni del circondario di Bolzano nel 2013 aumentano la raccolta del residuo e della differenziata


di Davide Pasquali


BOLZANO. Il fenomeno non è stato interamente debellato ma il nuovo sistema di raccolta introdotto nel capoluogo ad agosto dell’anno scorso ha avuto certamente i suoi riflessi positivi. Stiamo parlando del cosiddetto pendolarismo dei rifiuti, attuato per diversi anni a danno della nostra città da parte dei pendolari che quotidianamente scendono nel capoluogo per lavoro: siccome nei centri abitati attorno alla città si era introdotta una raccolta spinta, puntuale, porta a porta, per risparmiare sulla tariffa i furbetti al mattino depositavano le immondizie ai confini della nostra città. Così a casa gli venivano conteggiati meno svuotamenti e loro ci risparmiavano. Ora i dati raccolti dall’ufficio gestione rifiuti della Provincia ci dicono che il fenomeno ha decisamente iniziato a calare. La cartina di tornasole? A parte qualche sparuto dato in controtendenza, i comuni del circondario registrano aumenti nei volumi della raccolta, sia della differenziata sia, soprattutto, del residuo. Mentre a Bolzano al contempo si registra una consistente diminuzione dei rifiuti residui a fronte di un non corrispondente aumento della differenziata. Tradotto: una quota di immondizie normali, quelle che finivano nei cassonetti stradali, sono svanite...

I punti caldi in città erano numerosi. Per esempio la fine della discesa da San Genesio, poi lo spiazzo all’altezza della stazione a valle della funivia sempre di San Genesio ossia presso la fine della val Sarentina, per non parlare poi di Rencio, dei Piani, della parte meridionale della zona industriale, di San Maurizio e via abbandonando. I controlli c’erano anche, da parte delle guardie ecologiche del capoluogo, ma hai voglia a bloccare centinaia di furbetti. Prima riempivano i contenitori comuni in strada, poi, quando questi erano pieni fino all’orlo, i sacchetti venivano abbandonati a terra, ai loro piedi. Ma all’inizio di agosto dell’anno scorso i contenitori stradali sono svaniti, sostituiti da quelli condominiali. E allora ai pendolari dell’immondizia sono rimaste solo due alternative: lasciare i sacchetti dentro o fuori le campane della differenziata oppure tenersi tutto a casa propria. In alcuni comuni si è scelta proprio questa seconda strada. A Bronzolo nel 2013 si sono raccolte 21 tonnellate di rifuti in più rispetto al 2012. A Gargazzone 26 di più. A San Genesio 5 di più. A Caldaro addirittura 97 di più. A Cornedo all’Isarco 11 in più. A Nalles si è segnato un più dieci tonnellate. A Vadena 21 in più. Circa lo stesso vale per il Renon. A Sarentino se ne sono raccolte 29 più che nel 2012, a Terlano 52, a Fié allo Sciliar oltre 77 in più. In termini assoluti, si potrà obiettare, non un granché. Bisogna però tener conto che non si tratta di un fenomeno alla luce del sole, bensì di un infrazione, che si compiva cercando di non farsi vedere e quindi numericamente era difficile che coinvolgesse stuoli di persone. Ma i dati sono incontrovertibili, tanto più che tengono conto di un nuovo sistema introdotto a Bolzano solo in cinque dei dodici mesi del 2013. I dati 2014 probabilmente confermeranno. Al rialzo.

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