Il “bolzanino” Haselsteiner  finisce nel mirino di Strache 

Crisi di governo in Austria. Nel video che costa la carriera politica all’ormai ex vicecancelliere pesanti attacchi all’azienda del magnate delle costruzioni che replica: controllare tutti gli appalti


Maurizio Dallago


Bolzano. Qui, in città, è conosciuto soprattutto come il magnate austriaco che è venuto a vivere - ormai da anni - a Bolzano in una bella villa a San Maurizio circondata dai vigneti. Così ricco che veleggia al primo posto tra chi risiede in provincia di Bolzano per quanto riguarda la grandezza del patrimonio posseduto. E da ultimo partecipante alla cordata che intende rilevare la gestione dell’aeroporto bolzanino, con un altro austriaco famoso in Alto Adige, ovvero René Benko e con la famiglia Gostner. Ma Hans Peter Haselsteiner è entrato a pieno titolo - senza di certo volerlo - nella vicenda che ha portato alle dimissioni di Strache da vicecancelliere austriaco e alla crisi di governo che si è aperta a Vienna. Il motivo? Nel video dello scandalo che ha incastrato Heinz Christian Strache, quest’ultimo dice, tra l’altro, di voler boicottare Haselsteiner. Alla presunta oligarca russa con cui Strache parla nel video registrato a Ibiza e pubblicato dallo Spiegel, l’ormai ex vicecancelliere austriaco consiglia «di fondare una società come la Strabag», ovvero l’azienda di Haselsteiner, gigante delle costruzioni a livello europeo. «Quando sarò al governo - aggiunge Strache - non voglio più avere a che fare con Haselsteiner e voi avrete i suoi appalti». L’imprenditore, che da tempo vive con la famiglia a Bolzano, più volte si è espresso contro il partito di Strache, sostenendo, anche con donazioni, candidature in contrasto alla destra austriaca, privilegiando in questo senso l’area liberale, area che lo aveva visto anche deputato al parlamento austriaco dal 1994 al 1998.

Sulla vicenda e sulle parole di Strache ieri il 75enne Haselsteiner non si è tirato indietro ed ai giornali austriaci ha sottolineato di voler passare al setaccio gli appalti pubblici non vinti dalla sua società da quando Strache è al governo, per verificare se la Strabag abbia avuto un danno rispetto a quanto indicato da Strache nel video incriminato. La società - nel 2018 ricavi per oltre 15 miliardi - si ritrova attualmente con commesse pari a 3 miliardi di euro in Austria, soprattutto con Asfinag - la società che gestisce le autostrade Oltrebrennero - con cooperative edilizie e le ferrovie Öbb. «Vogliamo analizzare tutti gli appalti che non abbiamo vinto lo scorso anno, magari non ne esce niente, ma certo bisogna assolutamente escludere che ci siano stati degli interventi contro la legge», evidenziava ieri Haselsteiner sul sito online di «Der Standard». Ricordando poi, un altro settore dove l’influenza del governo è ancora maggiore, ovvero quella del trasporto ferroviario in Austria, con il competente ministro che è, guarda caso, sempre un esponente della Fpö, ovvero Norbert Hofer. Il perché? Haselsteiner è azionista principale della Westbahn, società privata in concorrenza con le ferrovie austriache Öbb. «In quest’ambito è anche più facile indirizzare per il governo questa o quella scelta, rispetto al settore dove opera la Strabag», ancora l’imprenditore austro-bolzanino, che infine chiede chiarezza, «soprattutto per i miei 75 mila collaboratori». Da segnalare anche che nel video - risalente al luglio 2017, poco prima delle politiche austriache dell’ottobre di quell’anno - Strache parla di «pochi ricchi» che investiranno nella campagna elettorale della Fpö, e fa i nomi - tra gli altri - dell’imprenditore René Benko. Quest’ultimo ha però subito negato di aver finanziato il partito di Strache.













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