«Il Brennero non è un problema»

Fischer: «La situazione si è risolta grazie agli eccellenti rapporti con l’Italia»



BOLZANO. «Il Brennero? Non è più un problema. La situazione si è risolta grazie agli eccellenti rapporti tra Italia e Austria», ha detto Karl Heinz Fischer. Sui treni, insomma, non ci sono più profughi . E Arno Kompatscher ha aggiunto: «Ma anche Bolzano ha fatto il suo lavoro. La nostra mediazione, l'essere cerniera tra i due governi, è stata in grado di smussare gli angoli nei momenti difficili». Insomma, l'emergenza è passata. E in tempi di brexit la triangolazione Roma-Vienna-Bolzano è un bell'esempio per l'Europa in cerca di nuove sicurezze e possibili schemi di integrazione diffusa. Non è stata dunque solo di cortesia, con atterraggio a San Giacomo, vertice a Palazzo Widmann e visita "storica" al Monumento, la visita del presidente della repubblica austriaca. "Resta importante il ruolo di tutela svolta dall'Austria a favore di Bolzano - ha detto Kompatscher - perché rappresenta un'ulteriore garanzia nello sviluppo futuro dell'autonomia" e ancor più oggi col passaggio stretto della riforma dell'articolo quinto della Costituzione. Ma per Fischer i pericoli sono ormai alle spalle: «Vienna e Roma sono sulla stessa lunghezza d'onda. I nostri sono rapporti eccellenti come hanno dimostrato gli ultimi accordi anche finanziari sull'autonomia speciale. Su questa strada nessun problema anche col mio successore. E con Mattarella. Conoscitori delle questioni altoatesine e quindi partner affidabili». È stata anche una visita di commiato, quella di ieri di Fischer a Bolzano. Dopo oltre due lustri, lascia la carica di presidente a Alexander Van der Bellen, il verde che ha battuto d'un soffio la destra nazionalista e antieuropea. (p.c.)













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