Il Comune aggiorna il piano sociale: sarà pronto nel 2017

Scaduto nel 2011, verrà rielaborato dall’istituto tedesco Sim e farà il punto su case di riposo e servizi per le fasce deboli



MERANO. Ci vorranno altri quattordici mesi di pazienza, ma almeno l'incarico è stato affidato. Stiamo parlando del piano sociale di Merano, il documento che dovrebbe essere la bibbia per tutti coloro che operano nel settore sociale e punto di riferimento per il Comune chiamato a effettuare gli investimenti necessari per assecondare i bisogni della popolazione in difficoltà e avanti con gli anni. Il primo piano sociale realizzato da Merano risale ormai al 2009 e nella sua stesura originale aveva una validità biennale: piano sociale 2009-2011 così si chiamava.

Dal 2011 di anni ne sono passati ben cinque e a nulla, fino a poche settimane fa, erano serviti i richiami partiti in particolare dalla consulta anziani e dalle associazioni di volontari che operano in questo delicato settore. Alla fine il primo passo importante l'amministrazione Rösch l'ha compiuto.

Nei giorni scorsi la direttrice dell'ufficio affari sociali Sabine Raffeiner ha firmato la determina con la quale incarica il Sozialwissenschaftliches Institut di Monaco di Baviera di aggiornare e rielaborare il piano sociale del Comune di Merano. Il responsabile di progetto Andreas Sagner e il suo team avranno tempo per completare il lavoro fino a dicembre 2017. A fronte di un compenso di 39.660 euro oltre a Iva, l'istituto bavarese dovrà analizzare lo status quo, i fabbisogni, predisporre una proposta di piano sociale, affrontare una discussione pubblica e quindi predisporre il piano definitivo. L'ufficio affari sociali del Comune non ha scelto la strada del bando pubblico, come forse c'era da attendersi, ma ha preferito invitare tre soggetti a presentare la loro proposta: il Sim di Monaco, che aveva già elaborato il primo piano sociale nel 2011, una docente dell’università di Bolzano e un collega dell'università di Trento.

Alla fine delle due proposte pervenute in Comune è stata scelta quella economicamente più vantaggiosa, ovvero quella dell'istituto bavarese. Il piano dovrà affrontare in maniera approfondita l'attuale situazione delle case di riposo, la carenza di posti letto per lungodegenti, la trasformazione del Martinsbrunn da clinica riabilitativa in soggiorno per anziani, la situazione degli alloggi protetti per anziani, ma anche una serie di altri fabbisogni che riguardano i cittadini che rientrano nella fascia più debole della popolazione sia dal punto di vista delle relazioni che del reddito. (rog)













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