Il documento: la città rischia di restare ancora una volta indietro

Rete Economia esprime in una nota preoccupazione per la decisione della commissione legislativa del Consiglio provinciale, di cancellare dalla nuova Legge Urbanistica “Territorio e Paesaggio” parte...



Rete Economia esprime in una nota preoccupazione per la decisione della commissione legislativa del Consiglio provinciale, di cancellare dalla nuova Legge Urbanistica “Territorio e Paesaggio” parte dell’articolo 2 che riconosce la specificità di Bolzano capoluogo. La nuova legge, infatti, nella stesura approvata dalla Giunta provinciale, indica tra gli obiettivi primari «una pianificazione territoriale funzionale allo sviluppo sociale ed economico sostenibile del territorio urbano e rurale con particolare considerazione delle esigenze del capoluogo della provincia». Una stesura, quella dell’articolo 2, frutto di lunga analisi delle istanze provenienti dal capoluogo, in testa quelle del Comune di Bolzano, e di mediazione con la Ripartizione Territorio della Provincia. «Un distinguo fondamentale all’interno della nuova Legge Urbanistica – afferma Claudio Corrarati, coordinatore di Rete Economia Wirtschaftsnetz - che consentirebbe di adottare per il capoluogo scelte importanti, utilizzando parametri adeguati che non possono essere gli stessi validi per tutto il resto della provincia. In passato scelte non fatte, oppure poco efficaci, hanno determinato una crisi nel capoluogo che si estrinseca anche a livello economico ed occupazionale. Dare peculiarità per legge alla città significa agevolare una realtà unica nel territorio provinciale, nella quale devono poter coesistere manifattura, commercio, servizi, turismo, aree rurali, infrastrutture di valenza provinciale, uffici pubblici e residenza. Tutto questo richiede strumenti particolari, come la nuova Legge Urbanistica prevedeva prima del passaggio in commissione consiliare». Rete Economia auspica che «il Consiglio provinciale ripristini la stesura originale dell’articolo stralciato dalla commissione, restituendo la peculiarità che il capoluogo merita e riconoscendo alla città un ruolo centrale in termini di servizi e sviluppo». «Negli anni passati – prosegue Corrarati – l’assenza di questa visione ha prodotto in città forti ritardi e mancanza di investimenti infrastrutturali, ad esempio in tema di viabilità, che hanno arrecato danni alla popolazione e al mondo economico. Oggi c’è l’occasione di recuperare il tempo perduto, creando i presupposti legislativi per un’accelerazione dei progetti e un più agevole stanziamento dei fondi necessari per realizzarli. Il rilancio di Bolzano comporterebbe anche la ripresa delle attività economiche che devono necessariamente interagire con lo sviluppo urbanistico della città».













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