Il dramma dei migranti irrompe nell’arte

Domani l’atteso evento che racconta Bolzano come città di frontiera Da piazza Stazione una audioguida attraverso i luoghi dei richiedenti asilo


di Francesca Gonzato


BOLZANO. I binari, il parco della stazione, le panchine per dormire, le coperte di seconda mano, il ricordo di casa, le navi per arrivare, le persone che danno una mano, chi non ti vuole: la vita dei richiedenti asilo a Bolzano irrompe nell’arte contemporanea e diventa un progetto che si terrà nei luoghi di queste storie e racconterà Bolzano come luogo di frontiera.

Domani alle ore 11 nel parco della stazione l’inaugurazione di «You are, but your are not», il progetto fino al 18 giugno dell’associazione Lungomare con la geografa Kolar Aparna e l’artista Beatice Catanzaro (sua la foto grande), cresciuto coinvolgendo operatori,esperti e migranti. Il patrocinio è dell’Unhcr. «Nel 2015, all’inizio della ondata di passaggi lungo la rotta del Brennero, abbiamo deciso di occuparci delle migrazioni attraverso una chiave artistica», racconta Angelika Burtscher di Lungomare, «Abbiamo coinvolto Kolar Aparna e Beatrice Catanzaro. Molto presto abbiamo capito che non avremmo voluto lavorare con le immagini, ma con i racconti, che parlano dei migranti e di noi». È nata così l’audioguida, che verrà presentata domani e che accompagnerà le persone attraverso i luoghi dei migranti, «ai confini del centro», come dice Beatrice Catanzaro, «Bolzano è una città in cui molte persone sono impegnate nell’accoglienza, ma le istituzioni hanno la tendenza di togliere i migranti dagli spazi pubblici. Abbiamo scelto piazza Stazione come punto di riferimento del progetto per dire “ci siamo anche noi”, tra queste persone che non sono né cittadini né ospiti, nel limbo delle procedure sulla richiesta di asilo». Le esperienze personali entrate nell’audioguida «si fondono alla riflessione teorica sul tema del confine e della sua percezione, della migrazione come fenomeno sociale e politico ma inaspettatamente anche come necessità geologico-geografica», spiega un nota, «Questo punto di vista è stato sviluppato da Beatrice Catanzaro e Kolar Aparna con la collaborazione di studiosi come Benno Baumgartem del Museo di Scienze naturali di Bolzano, Iain Chambers, professore di Studi culturali e postcoloniali all’Università Orientale di Napoli e il geografo Mehbratu Ephrem Gebreab, che a sua volta ha vissuto l’esperienza dell’essere migrante e rifugiato in Europa». L’audioguida inizia alla stazione ferroviaria, prosegue lungo i “margini” della città attraverso l’areale della stazione e si conclude nel parco Rosegger, davanti alla questura. La festa di inaugurazione domani alle 11 al parco si aprirà con un’introduzione di Beatrice Catanzaro e Kolar Aparna, cui seguiranno alle ore 12, 14 e 18, le guide insieme alle artiste. Alle ore 16 invece si terrà una tavola rotonda con Antenne migranti, le autrici del progetto, Claudia Pretto (giurista), Chiara Rabini (referente comunale), Alessandro Verona (medico dell’Unicef). Alle ore 19 concerto del gruppo Darifar, che vive della fusione di vocalità afghana e sonorità pop-rock. Fino al 18 giugno l’infopoint al parco della stazione rimarrà aperto da giovedì a domenica, dalle ore 16 alle ore 20. Ogni giovedì incontri con esperti.

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