Il lettore: «Strada disastrosa da passo Lavazè agli Oclini»

Bolzano. Un nostro lettore che si definisce “cittadino ottantaquattrenne che ogni settimana da Bolzano, dove è nato, sale a Oclini per passeggiare e godere dello stupendo panorama”, ci scrive e noi...



Bolzano. Un nostro lettore che si definisce “cittadino ottantaquattrenne che ogni settimana da Bolzano, dove è nato, sale a Oclini per passeggiare e godere dello stupendo panorama”, ci scrive e noi volentieri pubblichiamo. «Vi scrivo - dice Gianni Dalmasso - per la vergognosa situazione in cui si trova la strada che da Passo Lavazé (provincia di Trento) si snoda sino a Passo Oclini (provincia di Bolzano). La suddetta strada, non è repertata come tale, né dalla provincia di Bolzano ne dalla provincia di Trento. Pare sia classificata come sentiero, e, tra il resto sulla maggior parte dei navigatori satellitari non è indicata correttamente. La triste realtà è che il fondo stradale - non so se lo si possa considerare asfaltato - è in condizioni pietose, un susseguirsi di buche, avallamenti, fessurazioni, riparazioni precarie (fatte da chi, mi chiedo!)». Insomma il fondo stradale - se così lo vogliamo chiamare - per Dalmasso risulta essere «assolutamente pericoloso per i mezzi che vi circolano, fatta eccezione, forse, per gli autotreni che dalla tempesta Vaia la percorrono giornalmente avanti e indietro carichi di tronchi, il ché, di certo, non migliora la situazione. I più a rischio sono i rider delle due ruote, ma anche moto e autovetture devono farvi lo slalom per non mettere a repentaglio ammortizzatori e ruote. I bordi sono sfasciati e costringono frequentemente i mezzi a lasciare il passo per il restringimento della sede. Dobbiamo considerare - continua Dalmasso - che la località Oclini - Jochgrimm è oltremodo frequentata estate e inverno, è punto di partenza ideale per escursioni facili per decine di migliaia di turisti, sopratutto per famiglie. Oclini é un passo alto 1989 metri in Alto Adige, raggiungibile però soltanto passando dal Passo di Lavaze in Trentino. La zona è servita da diversi esercizi, alcuni dei quali, con buona volontà, tengono aperto quasi tutto l’anno: Hotel Dolomiti - Ristorante Bar Malga Varena - Albergo Bucaneve - Malga Daiano - Hotel Corno Nero - Berghotel Jochgrimm - Malga Ora - Malga Gurndin - Baita Isi. La zona - continua - è servita da alcuni moderni impianti di risalita, da 80 km di piste per lo sci di fondo perfettamente preparate, di cui fruiscono appassionati e diversi sci club locali per gli allenamenti, beneficia di un vastissimo parcheggio, capiente circa 500 posti, oltre ai nuovissimi ampi parcheggi realizzati di recente per autovetture e camper nella zona di Passo Lavazè. È in fase di realizzazione una pista per skiroll con due piazzole da biathlon, un circuito asfaltato di 3 chilometri, che in estate verrà completamente dedicato allo skiroll, mentre in inverno ne verrà utilizzata una parte lo sci di fondo. Non si capisce pertanto perché le due ricche provincie stiano a guardarsi l’un l’altra in attesa di chissà quale miracolo. Nessuno se la prenda a male ma mi sento di dire che tale atteggiamento è a dir poco vergognoso». Quella strada - per Dalmasso - è un bene comune e come tale va preservata.













Altre notizie

Attualità