Il lupo riconquista le sue Alpi

Prima l'orso, che sempre più spesso sta mettendo il naso fuori dai confini trentini, poi la lontra, che si è riaffacciata in Alto Adige a quasi 50 anni dalla scomparsa, poi ancora la lince svizzera che si è innamorata del Brenta. E adesso il lupo



di Mauro Fattor

BOLZANO.
Prima l'orso, che sempre più spesso sta mettendo il naso fuori dai confini trentini, poi la lontra, che si è riaffacciata in Alto Adige a quasi 50 anni dalla scomparsa, poi ancora la lince svizzera che si è innamorata del Brenta. E adesso il lupo.

Morto per ora, ma probabilmente ne risentiremo parlare presto. Qualcosa di importante sta accadendo sulle Alpi, con il ritorno dei grandi predatori. Tornano dopo essere stati uccisi, perseguitati, avvelenati per secoli. Soprattutto tornano perchè l'ambiente alpino è idoneo e non c'è nessun motivo per cui non possano ritrovare il loro posto. Anche se le difficoltà, soprattutto all'inizio, non mancheranno. Ma torniamo al lupo.

Le analisi genetiche dei giorni scorsi hanno confermato quanto ipotizzato dagli esperti: i resti rinvenuti lo scorso autunno non lontano dal passo degli Oclini da cacciatori di Varena, e recuperati dalla forestale di Cavalese, appartengono ad un esemplare di lupo. Siamo a un tiro di schioppo dal confine con la provincia di Bolzano. Il decesso dell'animale, per cause ignote, risalirebbe all'autunno 2007. Rimane da definire l'origine dell'animale che comunque, come già nei giorni scorsi aveva spiegato il servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento, non proviene dalle Alpi occidentali dove la specie, è in costante espansione ormai dalla fine degli anni Ottanta. Sono dunque possibili due ulteriori spiegazioni circa l'origine del soggetto.

Il lupo, in grado di compiere spostamenti anche di alcune centinaia di chilometri, potrebbe essere arrivato sin qui dalla Slovenia, dunque da est, o potrebbe trattarsi di un esemplare proveniente da cattività, ma questa seconda eventualità è veramente molto remota. L'animale rappresenta in ogni caso la prima segnalazione certa di lupo a oltre un secolo dalla scomparsa della specie in regione.

Come è noto il lupo dall'inizio degli anni'90 sta ritornando a popolare l'arco alpino, provenendo dall'Appennino dal quale non è mai scomparso. Il fenomeno di naturale espansione sulle Alpi (nelle quali il lupo è sempre stato presente quale specie autoctona, propria dell'ecosistema alpino) ha portato alla costituzione, a cavallo tra il Piemonte e la Francia, di una popolazione che attualmente conta circa 150 esemplari. Alcuni individui hanno raggiunto anche i territori della valle d'Aosta, della Lombardia e della Svizzera ed è ipotizzabile che questa espansione verso est continui. Anche sul settore orientale dell'arco alpino si registrano le prime timide apparizioni ed è proprio da qui che dovrebbe arrivare il lupo fiemmese.

Orme di lupo erano state trovate nel dicembre 2008 anche sul versante svizzero della Val Monastero, nel Cantone dei Grigioni, sul versante svizzero dello Stelvio a Santa Maria, non distante dal confine altoatesino, anche se è impossibile sapere se il lupo abbia varcato o meno i sacri confini della provincia di Bolzano. «Si trattava probabilmente di un esemplare proveniente dalla zona di Coira, dove la presenza dell'animale è certa - spiegava all'epoca il direttore dell'Ufficio Caccia e pesca della Provincia di Bolzano, Heinrich Erhard - Dovrebbe comunque trattarsi di un solo esemplare di lupo».

Il ritorno del lupo è stato progressivo e spontaneo ed è partito dai pochi esemplari rimasti nell'Appennino settentrionale. Trattandosi di una specie estremamente vagile, procede riconquistando una ventina di chilometri l'anno - a parte ovviamente la presenza di singoli esemplari che possono apparire ovunque - anche se questo processo di espansione incontra ancora notevoli ostacoli, sia di ordine culturale che di ordine economico. I tradizionali conflitti con gli allevatori che ne hanno decretato la scomparsa, sono infatti ancora parzialmente irrisolti e sarà la capacità di trovare una strada di convivenza praticabile a determinare il futuro della specie. Su questo tutti d'accordo.













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