Il maestro di sci missionario diventa sacerdote

Bolzano. Nel duomo di Bressanone il vescovo Ivo Muser ha presieduto ieri l’ordinazione sacerdotale del ladino Stefano Trevisan, 36 anni, missionario comboniano di San Vigilio di Marebbe. L’ordinazione...



Bolzano. Nel duomo di Bressanone il vescovo Ivo Muser ha presieduto ieri l’ordinazione sacerdotale del ladino Stefano Trevisan, 36 anni, missionario comboniano di San Vigilio di Marebbe. L’ordinazione era prevista il Lunedì di Pasqua, ma il divieto di celebrazioni pubbliche ha fatto slittare l’appuntamento. Ieri, davanti a familiari, amici, compagni di studio e formatori, il vescovo e il clero altoatesino hanno accolto il nuovo sacerdote nella comunità presbiterale e nel momento centrale della liturgia di ordinazione hanno imposto le mani sul capo del candidato. Nella sua omelia monsignor Muser gli ha ricordato “la domanda decisiva che Gesù ti pone in questo momento particolare: mi ami tu? Questa domanda – ha detto il vescovo – non ti dovrà più abbandonare per tutta la vita. Lungo questa domanda dovrai maturare e operare come sacerdote e missionario comboniano. E se tra cinque, dieci, venti o forse anche quarant’anni ti chiederanno cosa ne è stato di ciò che hai voluto con più passione e desiderato profondamente, allora la tua risposta dovrà orientarsi proprio alla domanda di Gesù: mi ami tu?». Il vescovo ha poi ripreso il famoso detto del fondatore dei Comboniani, grande uomo di missione nel continente africano: «Salvare l’Africa con l’Africa». Da qui l’augurio di Muser al missionario padre Stefano «di fare sempre tutto non solo per le persone ma con le persone, in modo che diventino esse stesse protagoniste della loro vita, capaci di impegnarsi per i loro diritti e la loro dignità».

«Ti auguro che anche la tua opera missionaria sia segnata dallo sforzo per la giustizia, la pace e la cura del pianeta Terra come nostra casa comune. E che la vicinanza alle persone, specialmente ai poveri, sia sempre fonte importante del tuo servizio missionario». Infine, il vescovo ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto: la famiglia, la parrocchia natale di San Vigilio, la comunità, i formatori e chi ha accompagnato Stefano in questi anni.

A fine celebrazione il neosacerdote ha ringraziato – in italiano, tedesco, ladino e inglese – tutti i compagni di viaggio di questi anni. Padre Trevisan celebrerà la sua prima Messa domenica 5 luglio alle 10 nella chiesa di San Vigilio di Marebbe.

Il neosacerdote va in Sud Sudan

Stefano Trevisan si avvia sulla strada della missione nella comunità dei padri comboniani. Tutto è cominciato nel 2009, quando il giovane ladino decise di fare un’esperienza di volontariato in Africa, nel Sud Sudan al confine con l’Uganda dove lavorava Erich Fischnaller, missionario comboniano di Rio di Pusteria. I tre mesi in Africa hanno maturato in Trevisan, già maestro di sci, la volontà di diventare missionario.

Rientrato in Italia, per un anno ha seguito il percorso Gim (Giovani Impegno Missionario) dei comboniani a Padova, un cammino di sensibilizzazione ai temi della missione, della vocazione e dell’impegno a favore degli ultimi. Dopo le tappe nel Postulato a Padova (due anni di studio) e del noviziato in Portogallo, nel 2014 Trevisan ha emesso la sua prima professione religiosa nella famiglia comboniana ed è stato destinato allo Scolasticato di Napoli per gli studi di teologia. Nel fine settimana ha svolto il suo lavoro pastorale a Castel Volturno, dove i Comboniani gestiscono una parrocchia per gli immigrati. Il candidato è rimasto in Campania cinque anni e il 28 luglio 2019 è stato ordinato diacono a Pescopagano. Ordinato sacerdote, ora il comboniano Stefano Trevisan prenderà la strada della missione per tornare in Sud Sudan.















Altre notizie

Attualità