Il marketing turistico punta sugli ospiti che amano pedalare

É emerso dalla conferenza organizzata dal TMC a Brunico Un’analisi evidenzia che si tratta di clientela “ripetitiva”


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Negli ultimi anni il cicloturismo ha riscontrato un crescente interesse tra gli operatori turistici e oggi rappresenta anche per l’Alto Adige un mercato tutto da scoprire. Se ne è occupato nella sua conferenza d'analisi, il Tourism Management Club dell'Università di Brunico, che ha invitato a illustrare il settore e le sue potenzialità Manfred Traunmüller della Donau Touristik di Linz, Hannes Neupert della tedesca ExtraEnergy Group e Wolfgang Töchterle di Alto Adige Marketing .

Secondo Traunmüller, pioniere del cicloturismo in Austria e ideatore della ciclabile lungo il Danubio, un’indagine svolta nella sua zona ha affermato che coloro che scelgono di trascorrere le vacanze in bici hanno mediamente un’età tra i 46 ed i 75 anni e che si tratta di una clientela colta, che vuole indicazioni concrete anche sulla restante parte dell'offerta turistica. Sempre secondo questa indagine, tale tipologia di cliente impiega spesso meno di due ore per scegliere la destinazione della propria vacanza e il 43% ritorna sui luoghi di una vacanza.

Sono dati importanti, senz'altro utili anche allo sviluppo del cicloturismo in Alto Adige, ha quindi affermato Töchterle, per il quale vi sono tre gruppi di cicloturisti: coloro che in vacanza usano saltuariamente la bici per una breve escursione e per i quali non è la ragione prima su cui organizzare la vacanza; coloro che invece vivono la vacanza in bici spostandosi da una meta all’altra e infine quelli che “scoprono" in bici la zona della vacanza, fissando una o più basi dalle quali spaziare.

Dal punto di vista turistico è su questa clientela che l'Alto Adige deve puntare ed ha anche le potenzialità per diventare una destinazione cicloturistica di grandissimo interesse, avendone le caratteristiche fondamentali, riassunte in paesaggi incontaminati, ottime ciclabili, strutture eccellenti, sicurezza e buoni servizi, ancorchè ampliabili e perfettibili, lungo la rete.

Un passo particolare, nella nostra provincia, va dedicato alla mobilità complementare alla bici di cui la BikemobilCard, il ticket che permette di usare i mezzi pubblici e noleggiare una bici normale o a pedalata assistita in uno dei 33 noleggi in provincia, rappresenta la punta di diamante.

Interessante, in quest'ottica, l'intervento di Neupert che ha illustrato il “pedelec", acronimo di pedal electric cycle, la bici che grazie all'elettricità facilita la forza muscolare ma non la sostituisce, risolvendo diversi problemi nel campo della normativa per la circolazione di tali mezzi.

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