Il ministro Carfagna: "No alla schedaturadei bimbi italiani negli asili tedeschi"
"Legittime le prove per l'accertamento delle conoscenze linguistiche _ dice il ministro in risposta a un'interrogazione di Michaela Biancofiore _ ma occorre calibrarle all'età e alle competenze dei bimbi"
BOLZANO. Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, ritiene deprecabile il tentativo di schedare etnicamente i bambini italiani iscritti nelle materne tedesche e sottolinea: «Legittime le prove per l'accertamento delle conoscenze linguistiche, ma occorre calibrarle all'età e alle competenze dei bimbi».
Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, ha risposto per iscritto ad una interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Michaela Biancofiore concernente «la presunta schedatura etnica perpetrata a carico dei bambini italiani negli asili di lingua tedesca».
La questione, scrive il ministro, «concernente l'iscrizione di bambini di lingua italiana nelle scuole materne di lingua tedesca - in particolar modo in quelle della città di Bolzano e dei Comuni limitrofi della Bassa Atesina - secondo quanto riferito dal commissario del Governo per la Provincia di Bolznao, viene sollevata periodicamente da alcuni esponenti della Sudtiroler Volkspartei, i quali sostengono che il numero troppo elevato di bambini italiani non consentirebbe uno svolgimento compiuto delle attività didattiche».
In particolare, Carfagna parla dell'iniziativa dell'ex capogruppo Svp in consiglio comunale, Oswald Ellecosta, di chiedere le liste dei bambini iscritti nelle scuole materne di lingua tedesca a Bolzano, «che aveva suscitato accese polemiche e che, mi preme sottolinearlo, non ha avuto seguito, aveva il deprecabile scopo di individuare la percentuale di bambini di lingua italiana iscritti in tali scuole in modo da fare pressione sulla direzione della Svp, affinché venissero modificate le norme in vigore per rendere difficoltosa l'iscrizione di bambini di lingua italiana nelle scuole materne di lingua tedesca».
A tale proposito, il ministro segnala che le iscrizioni nelle suole per l'infanzia di lingua tedesca vengono effettuate secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni in materia, «che consentono la verifica della cognizione linguistica dei bambini al momento dell'iscrizione».
Infatti, secondo quanto disposto dalle norme di attuazione del Pacchetto nelle scuole con lingua di insegnamento diversa dalla madre lingua dell'alunno, «l'eventuale esclusione deve essere deliberata dal Comitato della materna in cui il bambino è iscritto, previa consultazione dei genitori, e può essere effettuata soltanto qualora l'alunno di madre lingua diversa non possieda una adeguata conoscenza della lingua di insegnamento prevista per la scuola di frequenza, tale da consentirgli di seguire utilmente l'insegnamento nella classe di iscrizione». In tali casi, il diritto all'istruzione deve essere garantito attraverso la possibilità di iscrizione in una materna dell'altra lingua, anche al di fuori dei termini ordinari.
Ciò premesso però, «secondo quanto opportunamente segnalato dall'Ufficio nazionale anitidiscriminazioni razziali del Dipartimento per le pari opportunità, la verifica della cognizione linguistica dei bambini deve avvenire nel più rigoroso rispetto della normativa citata, tenendo conto che nella scuola materna "l'adeguata conoscenza della lingua" va opportunamente calibrata all'età dei bambini e alle loro competenze, evidentemente ad uno stadio ancora iniziale e velocemente implementabili proprio attraverso una precoce integrazione che consenta di proseguire il percorso formativo nella successiva scuola primaria.